Parchi e sentieri accessibili ai disabili: «Con le ‘joelette’ il sogno è realizzabile»
RENDERE accessibili ai disabili motori tutti i parchi e le riserve delle Marche, compresi i gioielli naturalistici alto-cesanensi come Fonte Avellana. E’ la finalità della proposta di legge presentata dal consigliere regionale Federico Talè, che spiega: «L’obiettivo è quello di consentire ai ragazzi e agli adulti che fanno uso della carrozzina, o che hanno una ridotta capacità motoria, di percorrere sentieri nella natura abitualmente fruiti dagli escursionisti. Anche così si può contribuire ad abbattere le odiose barriere che ancora oggi costringono le persone diversamente abili a tante rinunce quotidiane e, per altro, si va nella direzione di una società e di un turismo senza più limiti e pregiudizi. Il tutto, in una logica solidale di inclusione e integrazione che deve coinvolgere ogni aspetto della vita». «Nella redazione di questa proposta di legge – aggiunge Talè – ho raccolto le sollecitazioni e i preziosi consigli di Eleonora Goio, insegnante e scrittrice di origine trentina che risiede da alcuni anni a San Giorgio di Pesaro, impegnata in numerosi progetti legati alla disabilità. La sua determinazione e certe frasi contenute nei suoi libri che inducono ognuno di noi, anche nei momenti di difficoltà, a scoprire le infinite energie che abbiamo dentro, sono un importante messaggio di forza e un’esortazione a fare il massimo per sé stessi e per gli altri». IL CONSIGLIERE regionale passa poi all’illustrazione della proposta, che approderà prima nelle competenti commissioni consiliari e poi in aula per il varo finale: «In primis, si prevede di dotare tutti i parchi nazionali, i parchi regionali e interregionali e le riserve statali e regionali delle Marche delle cosiddette joelette, le speciali carrozzelle da fuoristrada che permettono alle persone non deambulanti o con limitate capacità motorie di percorrere, adeguatamente assistite, sentieri inaccessibili alle normali carrozzine. Contestualmente, si dispone la progettazione e la realizzazione di una rete escursionistica ad hoc, con facilità di accesso alla partenza e all’arrivo, opportuna segnaletica ecc; l’adeguata formazione degli accompagnatori; la redazione di programmi annuali di escursioni e la gestione di un sito web in cui siano consultabili tutte le informazioni del progetto, che mi piace definire di ‘verde condiviso’. Vivere la natura – conclude Talè – è un’esperienza dal valore culturale e terapeutico e rappresenta un diritto di tutti».