venerdì 14 Marzo 2025
Politica italiana

Cultura: scatola quasi vuota

È stato approvato in Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge sulle “Misure urgenti in materia di cultura”. Secondo il Governo si tratta di un primo passo per rispondere alle esigenze del mondo della cultura attraverso due cardini: il Piano Olivetti e la cooperazione culturale con Africa e Mediterraneo allargato. Buone intenzioni poi smentite dal provvedimento, molto al di sotto delle aspettative. A parole il “Piano Olivetti” si pone obiettivi condivisibili, come “rigenerare le periferie, le aree interne, le biblioteche, promuovere l’editoria, tutelare gli archivi”. Peccato che è realizzato a zero risorse aggiuntive. Una scatola quasi vuota. Quindi, buone intenzioni, ma senza soldi. E dimostra una volta di più che per questo Governo la cultura non è evidentemente una priorità. Lo dicono i dati: facendo un confronto tra la legge di Bilancio del 2015 e quest’ultima per il 2025, si vede che 10 anni fa eravamo a 5 miliardi e mezzo investiti, con misure come il progetto sui grandi beni culturali e l’avvio, l’anno precedente, dell’art bonus e della 18app, mentre quest’anno sono stati stanziati poco più di 3 miliardi di euro. Anche in questo decreto, di conseguenza, le misure positive sono pochissime e spesso sono limitate nel tempo. Abbiamo salutato con favore, ad esempio, i 30 milioni di euro per le biblioteche, sostegno che chiedevamo da anni. Positivo è anche lo stanziamento di 4 milioni di euro per l’apertura di librerie a favore dei giovani con meno di 35 anni, con il problema però che le risorse sono previste solo per quest’anno. Così come quelle destinate alle biblioteche si spalmano solo tra il 2025 e il 2026, peraltro in modo poco chiaro. Per il resto, ci si trova di fronte a una somma di misure non organiche.