Il Giro d’Italia, Gerusalemme, Palestina Occupata, Gaza…
Il Giro d’Italia, Gerusalemme, Palestina Occupata, Gaza…
Nonostante le uccisioni da parte dell’esercito israeliano al confine con Gaza, riportate da tutti i giornali e condannate da tanti organismi internazionali, RCS Mediagroup e l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) hanno confermato la volontà di fare partire il Giro d’Italia da Gerusalemme, città che la comunità internazionale non riconosce come capitale d’Israele.
Diverse personalità nel mondo hanno deciso di non affiancare il loro nome a quello d’Israele a causa delle sue pratiche oppressive nel confronto dei palestinesi, l’ultima è stata Natalie Portman (http://www.repubblica.it/esteri/2018/04/20/news/natalie_portman_rifiuta_nobel_di_israele-194371725/)
Eppure il capo di governo, Benjamin Netanyahu, responsabile di tante uccisioni immotivate https://www.amnesty.org/en/latest/news/2018/04/israel-arms-embargo-needed-as-military-unlawfully-kills-and-maims-gaza-protesters/
si permette di girare uno spot insieme con la squadra ciclistica israeliana che parteciperà al Giro per pubblicizzare questo evento sportivo in partenza da Gerusalemme
Intanto a Gaza si continua a morire oppure a essere feriti per gli spari dei cecchini israeliani appostati in tutta sicurezza dietro barriere protettive.
Il Giro d’Italia, lo sport… chissà cosa ci racconterebbe Mohammed Khalil, giovane calciatore palestinese della Striscia di Gaza la cui passione per il calcio e la sua carriera sportiva è stata stroncata da un cecchino israeliano con un colpo di fucile alle gambe mentre stava semplicemente girandosi un video durante una protesta pacifica nei pressi del confine tra Gaza e Israele
http://mondoweiss.net/2018/04/appears-palestinians-footballer/
Alleghiamo due articoli sui temi: un articolo di BDS Italia e un altro di Amnesty International
Campagna Palestina Solidarietà