Comunicato Scuola di Pace su nave Diciotti
La Scuola di Pace “V. Buccelletti” di Senigallia, insieme a ANPI, ARCI, CGIL, Legambiente e Libera, sottoscrive l’appello affinché i 150 migranti a bordo della nave militare Diciotti, bloccata nel porto di Catania da quattro giorni, possano sbarcare.
La Scuola di Pace si schiera a fianco di coloro che manifestano con un presidio permanente al porto di Catania e sostiene la mobilitazione in nome della solidarietà e delle ineludibili ragioni umanitarie
Giudica inaccettabile, perché in violazione della Carta Costituzionale, la decisione del governo di impedire lo sbarco e quindi di negare i diritti fondamentali della libertà delle persone e la salvaguardia della loro integrità.
Si oppone a ogni forma di ricatto in quanto i migranti, già duramente provati da dittature, guerre, dal viaggio e in molti casi dalla detenzione in Libia, non possono pagare ulteriormente l’incapacità della politica internazionale e l’assenza di accordi dei paesi europei.
Il portavoce dell’agenzia dell’ONU che si occupa di migrazioni ha scritto che, in base alle prime testimonianze, «sulla Diciotti ci sono persone che sono state detenute arbitrariamente da uno a due anni. Uomini, donne e minori picchiati e torturati», di cui la maggioranza ha diritto alla protezione internazionale.
Chiediamo che il governo italiano autorizzi lo sbarco, perché la ricerca di soluzioni da parte degli stati europei non deve passare sulla pelle dei migranti, già drammaticamente provati, trattati ora alla stregua di ostaggi.