Chiusa la corsa a gestire i migranti: diaria troppo bassa. Labirinto rinuncia?
BANDI per l’accoglienza dei migranti che rischiano di andare deserti. Succede un po’ in tutta Italia, tanto che alcune prefetture stanno allungando i termini delle gare, come è accaduto a Siena (19 aprile), o prorogano le concessioni già in essere, come invece hanno deciso di fare a Bologna (20 giugno). E anche a Pesaro potremmo andare incontro ad una crisi se le cooperative che finora hanno accolto il flusso dei profughi (cooperativa Labirinto, Incontri per la democrazia, Coos Marche, l’ Aurora, I Talenti e La Gemma) si faranno da parte. Il motivo è nelle nuove regole della gara decise dal Ministero dell’Interno che prevedono una diaria giornaliera da 21,35 a 26,30 euro per ogni migrante, contro i 31,5 euro del precedente appalto. «Una cifra insufficiente a garantire vere possibilità di integrazione a questi ragazzi, che meritano più di un pasto e di un tetto» afferma Cristina Cecchini che, dopo una riflessione sofferta, ha deciso di partecipare «anche se dovremo fare i salti mortali». In bilico invece la cooperativa Labirinto, che è stato il gestore che più di ogni altro ha sostenuto il flusso dei migranti nel nostro territorio in questi anni, ancora in una fase di valutazione. «Per noi – fa notare Simone Bucchi, responsabile della coop – quello dei migranti è solo uno dei settori in cui siamo impegnati accanto a quelli di disabilità minori e adulta, terza età, tossicodipendenza, salute e benessere, minori. Aggiungo che in questi mesi molti operatori che lavoravano con i profughi sono stati ricollocati in altre mansioni, e non sono più disponibili, cosa che ci ha imposto una verifica delle condizioni con le quali dobbiamo erogare il servizio. Tra l’altro, andiamo verso il rinnovo del contratto collettivo, e sappiamo che in prospettiva il costo del lavoro sarà più alto: ecco perché siamo così cauti».
Simona Spagnoli