Anpi Urbino risponde al sindaco
Ciao a tutte/i
il Sindaco di Urbino ha redarguito sulla stampa di oggi la manifestazione del 25 aprile organizzata dalle Sardine Urbino e dall’Anpi, a cui hanno partecipato numerose associazioni e forze politiche. Sinistra per Urbino ha inviato in mattinata alla stampa questo articolo in risposta.
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SINISTRA PER URBINO gruppo redazionale
RISPOSTA AL SINDACO SULLA PIAZZA DEL 25 APRILE.
Il sindaco Gambini anzichè felicitarsi con i giovani delle Sardine che hanno organizzato insieme all’Anpi una importante e partecipata manifestazione del 25 Aprile in Piazza della Repubblica, osservando rigorosamente le norme anti Covid, li attacca e protesta perché l’invito non è stato rivolto a tutti i partiti. Ma se avessero voluto avrebbero potuto parteciparvi aderendo alla iniziativa promossa dalle Sardine e dall‘Anpi. É così che funziona. Quanto a lui, voleva il red carpet ? Tiene così tanto alla memoria della Resistenza che dopo anni non ha ancora fatto restaurare i cippi partigiani delle Vigne.
La manifestazione aveva un evidente significato e valore simbolico, riunire tutte le forze politiche e associazioni culturali che si riconoscono nei valori della Costituzione e dell’Antifascismo, nel giorno in cui si celebra l’anniversario della Liberazione dell’ Italia dall’occupante nazista e dai fascisti che appoggiarono e sostennero quella occupazione macchiandosi di atroci violenze.
Si voleva rimarcare che il 25 Aprile si celebra la vittoria di coloro che stavano dalla parte della ragione, della giustizia, della libertà, della democrazia, della solidarietà fra i popoli – i partigiani e tutti coloro che manifestarono l’opposizione al fascismo – distinguendo chi stava dalla parte giusta da coloro che invece si schierarono con i nazisti e i servi collaborazionisti di Salò, in una guerra disastrosa di oppressione e di stragi nei confronti di altri popoli aggrediti, dalla Grecia all’Albania, dalla Jugoslavia all’URSS.
Queste guerre e aggressioni sono costate all’Italia 500 mila morti. Come del resto ha detto il Presidente del Consiglio, Draghi, in occasione delle celebrazioni, il 25 Aprile ci fu un confine molto netto tra chi scelse il nazifascismo e chi vi si oppose, e quel confine non deve essere valicato nel nome di “revisionismi riduttivi e fuorvianti”, riferendosi a coloro che tendono a mettere sullo stesso piano le ragioni di antifascisti e fascisti, in nome di una ipocrita “memoria condivisa”.
Quindi appare fuori luogo il rammarico del Sindaco. Perchè gli organizzatori avrebbero dovuto invitare chi il 25 Aprile se ne sta a casa ad irridere i manifestanti in piazza e paragona le piazze antifasciste alla dittatura sanitaria per il Covid, o vuol evidenziare strumentalmente i ristoranti vuoti e le piazze piene? Perchè avrebbero dovuto invitare ad una festa di solidarietà tra i popoli come il 25 Aprile, quelle forze politiche e i loro alleati che non perdono occasione per scatenato odio e rancore nei confronti degli immigrati, gli zingari, e le persone dal diverso colore della pelle, per aver incitato ad un atteggiamento di ripulsa nei confronti degli omosessuali?
Pandemia o meno, queste forze non solo non hanno mai partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile, ma hanno accolto nelle loro iniziative quelle forze politiche ed esponenti che non nascondano simpatie nè verso il fascismo, nè verso il razzismo. Anzi non sono mancati gli episodi di celebrazione per i caduti fascisti e l’esibizione di simboli del ventennio. Bene hanno fatto dunque i giovani ad organizzare una bella e partecipata manifestazione, senza escludere nessuno ad eccezione di quanti nutrono simpatie, vicinanze politiche e alleanze nei confronti di quelle forze che, come ha detto il Presidente Draghi, non hanno manifestato una netta cesura verso quelle idee politiche che hanno causato tanti dolori e lutti all’Italia.
SINISTRA PER URBINO