mercoledì 23 Ottobre 2024
Ambiente

Per la meteorologia internazionale siamo in un “mondo-serra

In Italia Linstabilità di primavera ha segnato la
metà di aprile con rovesci talora intensi, ma ancora
insufficienti ad attenuare la siccità padana. Da do-
menica 16 a martedì 18 piogge e temporali si sono
concentrati al Centro-Sud: assai colpita la Puglia con
apporti dacqua talora oltre 100 mm nel Salento e co-
piose grandinate tra Barese e Foggiano ma anche il
Gran Sasso e la Maiella (ben 120 cm di neve caduti ai
2100 metri di Campo Imperatore). Una depressione
che ha percorso un tragitto poco usuale dal Baltico alla
Francia tra giovedì pomeriggio e la notte seguente ha at-
tivato rovesci e temporali in prevalenza a Nord del Po,
finalmente generosi tra i laghi Maggiore e di Como
(70-100 mm), ma anche violenti in cintura Est di Mi-
lano dove scrosci fino a 139 mm in poche ore, più di
quanto era piovuto nei primi tre mesi e mezzo del 2023,
hanno causato alluvioni-lampo in zone polverose per la
siccità fino al giorno prima; inoltre, forte grandinata a
Ferrara. Molta neve fresca sulle Alpi centrali, 80 cm a
1.900 m presso Madesimo (Son-
drio). Dove non ci sono stati
danni le colture agrarie han-
no beneficiato di questa in-
naffiata, ma i livelli del Po
non sono saliti che di po-
chi decimetri. Lag gior-
namento dellinventario
nazionale Ispra delle emis-
sioni di gas serra non è inco-
raggiante: nonostante queste
siano complessivamente diminui-
te del 20% dal 1990 grazie allau-
mento di fonti rinnovabili ed effi-
cienza energetica, attenuatasi la
crisi Covid il 2021 ha mostrato un
netto rimbalzo (+8,5% in un anno)
e un riallineamento alle condizioni
pre-pandemia, con 417,6 milioni
di tonnellate di Co2 equivalente,
pari a 7,1 tonnellate/pro capite; i
dati 2022 in corso di elaborazione
si annunciano stazionari, e gli sce-
nari indicano che, per colpa della
decarbonizzazione troppo lenta
nei settori trasporti e abitativo, lItalia rischia di non ri-
spettare gli obiettivi di riduzione al 2030 indicati dalla
Commissione Europea (-44% rispetto al 2005).
NEL MONDOIn vista della Giornata della Terra celebrata
ieri, lOrganizzazione Meteorologica Mondiale ha dif-
fuso il rapporto State of the Global Climate 2022, i cui
indicatori dipingono una situazione da mondo-serra:
temperatura media annua 1,15 °C sopra la norma
pre-industriale 1850-1900, tutti gli otto anni più caldi
della storia collocati tra il 2015 e il 2022, nuovi record di
concentrazioni di gas climalteranti, livelli marini e con-
tenuto di calore degli oceani. Allarmante pure il rappor-
to European State of the Climate 2022 del servizio
Eu-Copernicus: lanno scorso lEuropa ha vissuto lesta-
te più calda e la peggior perdita di volume glaciale sulle
Alpi (5 km cubici, come un cubo di 1,7 km di lato, alto
dunque 16 volte il Duomo di Milano!), la seconda più
scarsa portata dei fiumi e la seconda più elevata super-
ficie percorsa da incendi (900 mila ettari, pari allarea
delle Marche). Il 2023 non vuol essere da meno, specie
in Spagna, dove da inizio anno è caduta solo metà della
pioggia normale e il deficit è di oltre -75% nel Sud, la
produzione di cereali è dimezzata e ora si annunciano
40 °C in Andalusia. Anche MétéoFrance segnala che
malgrado un marzo piovoso la siccità resta preoccupan-
te, nel Midi la secchezza dei suoli è pari a quella tipica di
fine giugno, e un incendio boschivo di ampiezza storica
per la stagione, mille ettari, ha percorso i Pirenei orien-
tali. Una sbalorditiva ondata di calore continua in Asia
orientale, innumerevoli i record per il mese tra cui i 30,2
°C di Minamata, nel Sud del Giappone, e i nuovi primati
nazionali di 42,9 °C nel Laos e 45,4 °C in Thailandia (va-
lore inedito per qualunque mese dellanno). Tre vittime
per un tornado in Oklahoma e altre 85 per le piogge al-
luvionali delle ultime settimane in Perù, ma anche parte
dellUcraina in questi giorni è allagata, oltre che esposta
al fuoco di un conflitto che pure contribuisce a spre-
care risorse e produrre gas serra