Un clima in salita
Dopo un 2024 da record, il 2025 si apre in salita. L’anno scorso è stato il più caldo mai registrato, con un’anomalia media globale che per la prima volta ha superato di oltre 1.5°C i livelli preindustriali.
Ma mentre il Pianeta lancia segnali sempre più chiari e allarmanti, la politica globale risponde con nuove incertezze. Dopo l’insediamento alla Casa Bianca Donald Trump sta già spingendo verso una seconda uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, mentre promette di aumentare le estrazioni minerarie e di combustibili fossili, smantellando tutte le più importanti normative a tutela dell’ambiente. Una svolta che rischia di rallentare l’ambizione climatica globale in un momento in cui, invece, c’è più che mai bisogno di accelerare.
L’Europa e la Cina saranno chiamate a rafforzare la cooperazione climatica, mentre la società civile – e quindi tutte e tutti noi – dovremo cercare di mantenere alta l’attenzione e la pressione politica.