Nucleare: cresce la paura a San Benedetto
A
San Benedetto del Tronto cresce la mobilitazione contro la possibile
costruzione di una centrale nucleare.
Da
quando il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo
che definisce i criteri per la scelta delle aree adatte alla
localizzazione delle nuove centrali nucleari, la riserva naturale
della Sentina, alle spalle di San Benedetto del Tronto, è divenuta
uno dei possibili siti dove far sorgere una centrale.
In
base alla legge che punta a reintrodurre il nucleare in Italia,
saranno gli operatori a proporre la localizzazione dei nuovi impianti
alla costituenda agenzia per l’energia nucleare. E gli operatori,
ovvero Enel-Edf, hanno identificato proprio San Benedetto come sito
potenziale.
Il
sindaco della città marchigiana, Giovanni Gaspari, si è attivato
per scongiurare il pericolo e chiama all’appello la Regione, la
Provincia e il Comune di Ascoli Piceno: “Gli enti locali debbono
scendere in campo per scongiurare il pericolo che nella Riserva
Naturale della Sentina sorga la centrale nucleare. Le istituzioni
debbono fare blocco unico contro l’insediamento del reattore
nell’oasi naturalistica e in tutto il territorio”.
Tra
le zone che Enel-Edf ha individuato come siti potenziali per i
reattori, oltre aSan Benedetto del Tronto,troviamo:Monfalcone(Friuli Venezia Giulia),Chioggia(Veneto),Caorso(Emilia Romagna),FossanoeTrino(Piemonte),Scarlino(Toscana),Latina(Lazio),Termoli(Molise),Mola di Bari(Puglia),Scanzano Jonico(Basilicata),Oristano(Sardegna),Palma(Sicilia).
Per
dire no alla centrale sabato 17 aprile è stata indetta unamanifestazioneche si articolerà per le vie della città.