Istanza “Monte Porzio”: documento tecnico
Il Gruppo Fuoritempo ha
inviato un ulteriore documento alla Segreteria Cirm e al Ministero
dello Sviluppo Economico riguardante l’istanza di permesso di ricerca
in terraferma denominata “Monte Porzio”.
Questo ulteriore documento
tecnico, che fa seguito allamemoria inviata il 9 ottobre, è stato
sottoscritto da numerosi sindaci del territorio interessato:
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Giovanni Breccia,
Sindaco del Comune di Monte Porzio (PU) -
Pietro Cavallo,
Sindaco del Comune di Mondolfo (PU) -
Davide Dellonti,
Sindaco del Comune di San Lorenzo in Campo (PU) -
Angelo Frattini,
vice Sindaco reggente del Comune di Mondavio (PU) -
Carlo Manfredi,
Sindaco del Comune di Castelleone di Suasa (AN) -
Margherita
Pedinelli, Sindaco del Comune di San Costanzo (PU) -
Matteo Principi,
Sindaco del Comune di Corinaldo (AN) -
Antonio
Sebastianelli, Presidente dell’Unione Roveresca (PU) dei Comuni
di Barchi, Orciano di Pesaro, San Giorgio di Pesaro e Piagge
Crediamo che questo
documento descriva con particolare efficacia l’inadeguatezza del
progetto in base alle seguenti considerazioni:
-
Il rischio di
sismicità indotta è largamente sottovalutato, anche perché una
mole impressionante di documenti è stata pubblicata solo a partire
dal 2014. -
Il rischio di
incidente è spesso minimizzato e talvolta descritto come
non-esistente. Questa posizione non ci sembra corretta ma, per
ribattere in maniera solida, abbiamo cercato di fornire stime
numeriche della probabilità di un incidente. -
I possibili danni
conseguenti ad un incidente maggiore potrebbero essere molto al di
là delle risorse della proponente, e i limiti prescritti dalla
legge non ci sembrano adeguati alla situazione; su questo punto
abbiamo cercato di quantificare possibili danni da terremoto oppure
da blowout specificamente per la Val Cesano e Val Metauro. Questo
argomento da solo, ci sembra, potrebbe fermare la procedura. -
Si trascura
sistematicamente il fatto che una cosa è cercare petrolio in una
landa desolata e senza storia come in certi deserti del Kuwait e del
Texas, oppure nelle steppe della Siberia, ed altra cosa è cercarle
in Italia, un paese tra i più ricchi al mondo di patrimonio storico
ed archeologico. Su questo punto, abbiamo cercato di
contestualizzare questa affermazione generale per il caso specifico
dellavalledel Cesano.
Al momento l’unica
amministrazione interpellata che non ha sottoscritto il documento
tecnico, come laprecedente memoria del 9 ottobre, è quella di
Senigallia. Nutriamo la speranza che l’amministrazione Mangialardi
possa aggiungersi tra i firmatari perché Senigallia può certamente
rappresentare un contributo importante.
L’allegato, come ilprecedente documento, è stato consegnato anche al dott. Mario
Smargiasso, nominato dalla Regione Marche per la commissione Cirm che
dovrà valutare la richiesta della proponente e che si riunirà molto
presto. Abbiamo incontrato personalmente il dott. Smargiasso insieme
al consigliere regionale Talè.
Con questo documento
tecnico, e con laprecedente memoria inviata il 9 ottobre, crediamo
di aver dimostrato che il nostro territorio è attivo e che intende
quantomeno avere la considerazione che merita sui progetti che
riguardano le nostre comunità.
Siete encomiabili per l’impegno che mettete a difesa del territorio a beneficio nostro e delle generazioni future. Quello che fate ha un valore enorme!
Grazie a nome mio, dei miei figli, dei miei nipoti e dei nipoti dei miei nipoti.