No Triv: Governo butta 360 milioni di euro. Schiaffo alla Democrazia

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TRIV: SCHIAFFO ALLA DEMOCRAZIA. IL GOVERNO BUTTA 360 MILIONI DI EURO
DEI CITTADINI E BOICOTTA IL REFERENDUM NO TRIV PERCHE’ SA DI PERDERE
LA BATTAGLIA CONTRO LE TRIVELLE


Nello stesso Consiglio dei Ministri non trova 200 milioni di euro per i risparmiatori truffati da Banca Etruria

Comunicato
Stampa Coordinamento Nazionale No Triv
Roma,
11 febbraio 2016

Nel
Consiglio dei Ministri di ieri sera, il Governo ha fissato la data
per il voto referendario al prossimo 17 aprile, non accogliendo così
la richiesta avanzata dalle Associazioni e dai Comitati
ambientalisti, dalle Regioni e dai Parlamentari di accorpare il
referendum prossime alle elezioni amministrative.

In
questo modo, il Governo decide di non risparmiare circa 360 milioni
di euro di denaro pubblico.

“Il
governo Renzi ancora una volta fa il contrario di quello che dice”
– afferma Enrico Gagliano
esperto
di politiche energetiche del Coordinamento Nazionale No Triv
– “nello stessto Consiglio dei Ministri il Governo rinviail provvedimento per erogare gli indennizzi ai risparmiatori truffati
da Banca Etruria pari a 200 milioni, e brucia 360 milioni di euro per impedire l’Election Day”
.

La
campagna referendaria si aprirà formalmente solo con il decreto di
indizione del Capo dello Stato
e solo a partire da quel momento i
mezzi di comunicazione di massa saranno tenuti a concedere ai
delegati regionali gli spazi previsti.

D’altra
parte, dinanzi alla Corte Costituzionale pendono ancora due conflitti
di attribuzione promossi dalle Regioni nei confronti del Parlamento
e
dell’Ufficio Centrale per il Referendum (Cassazione), che la Legge di
stabilità non aveva soddisfatto. Nel caso l’esito del conflitto di
attribuzione fosse positivosi voterebbe per altri due quesiti, uno
relativo al piano delle aree e l’altro alla durata dei titoli in
terraferma.

Il
Coordinamento Nazionale No Triv si appella al Capo dello Stato
Mattarella chiedendo:


che l’Election Day è assolutamente necessario al fine di risparmiare
360 milioni di euro;


che dinanzi alla Corte costituzionale pendono ancora due conflitti di
attribuzione e che, qualora il giudizio della Corte dovesse essere
positivo, il referendum potrebbe svolgersi su tre quesiti e non solo
su uno; diversamente vorrebbe dire che nel 2016 gli italiani saranno
chiamati alle urne ben quattro volte: per i due referendum abrogativi
(1+2), per le elezioni amministrative e per il referendum
costituzionale;


che la decisione del Governo costituisce uno schiaffo alla
democrazia, in quanto, stabilendo che si vada al voto in tempi così
ravvicinati, non consente che gli elettori siano adeguatamente
informati sul referendum;


che -al di là del voto che gli italiani potrebbero esprimere sul
quesito referendario- la decisione assunta ieri contiene in sé un
chiaro obiettivo: il boicottaggio del referendum, e cioè il non
raggiungimento del quorum.

Per
informazioni alla Stampa
Coordinamento
Nazionale No Triv
Monica
Pepe, cell. 340 8071544

Un pensiero su “No Triv: Governo butta 360 milioni di euro. Schiaffo alla Democrazia

  • 14 Febbraio 2016 in 15:00
    Permalink

    Esempi
    Ecco un altro esempio di finta-democrazia unito alla finta-miseria statale e al finto-desiderio di attenzione verso il popolo.
    Da un renzi all’altro andiamo incontro alla VERA MISERIA.

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