domenica 8 Settembre 2024
Politica locale

I tartassati non stanno a Cartoceto e S.Ippolito

di ANNA MARCHETTI

– FANO –

CARTOCETO e Sant’Ippolito sono i paesi dove si pagano meno tasse, Pergola e Fratterosa i comuni nei quali l’incidenza sui redditi di Irpef comunale, regionale e Tari è più alta. Mentre Fossombrone ha applicato per il 2017 un aumento della Tari del 17%. Questo, in estrema sintesi, lo studio condotto dalla Cisl sulla tassazione locale con il supporto degli studenti dell’istituto tecnico Battisti (3 D e IV C) impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Sono stati presi in esame tre tipologie di redditto: quelli che applicano il contratto del Turismo e dei Servizi (tipo baristi, camerieri, aiuto cuochi o commessi), quello delle imprese di pulizia e quello degli operai metalmeccanici. Ne è emerso che un barista con un reddito annuo lordo di 21.709,66 euro a Cartoceto paga – tra Irpef regionale, comunale, Tari e addizionale provinciale al 5% – 153,03 euro contro il collega di Fratterosa che di tasse ne paga 425,72 euro. Fano si trova al quinto posto con una incidenza di 242,31 euro.

SITUAZIONE simile per un dipendente di un’impresa di pulizia con un reddito annuo lordo di 16.112,07 euro che a Sant’Ippolito paga in tasse 171,44 euro, mentre a Fratterosa deve sborsare 306,22 euro. Cartoceto e Sant’Ippolito si contendono il primato delle tasse più basse anche se a pagarle è un operaio metalmeccanico. Al terzo posto Montemaggiore, dove un operaio con un reddito lordo di 21.544,64euro paga in tasse 175,32 euro all’anno. Al sesto posto Fano dove Irpef, Tari e addizionale provinciale incidono per 242,31 euro. Per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, che variano da comune a comune, «con una tendenza a diminuire – fa notare Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano – dalla costa verso l’entroterra», la più virtuosa, per quanto riguarda l’incidenza delle tasse, risulta essere Fano. In generale l’analisi dei dati secondo Cisl mette in evidenza che «l’imposizione locale, rispetto all’anno scorso, non è diminuita, così come non è stata ridotta la Tari, nonostante gli utili di Aset e Marche Multiservizi».

ALTRO dato interessante che emerge dallo studio è l’aumento della Tari del 17% per i privati a Fossombrone che si traduce in 30 euro all’anno. Un aumento importante se si considera che già lo scorso anno aveva suscitato critiche l’incremento a Pesaro della Tari del 3%. Cisl punta l’attenzione anche sulla spesa sociale. Alla considerazione positiva che nei Comuni non si registrano tagli alla spesa corrente dal 2013 al 2015 , la Cisl contrappone il fatto che le amministrazione non hanno investito nel sociale: «Hanno mantenuto – fa notare Luciano Rovinelli – lo status quo, nonostante un aumento dei bisogni delle persone». Preziosa la collaborazione che si è creata all’interno della Cisl con gli studenti del Battisti impegnati nel progetto di alternanza scuola lavoro: oltre allo studio sulle tasse in tutti comuni degli ambiti sociali 6 e 7, i ragazzi hanno anche condotto uno studio sullo stato di salute delle aziende del territorio provinciale che sarà presto presentato pubblicamente.