venerdì 8 Dicembre 2023
Informazione

Factfulness

Dal titolo sembra uno di quei libri della serie “come essere simpatico agli altri” oppure uno di quei libri americani che insegna qualche filosofia positivista oppure un libro che spiega come rimanere in forma fisica anche quando si avvicinano i cinquant’anni (forse, di quest’ultimo ne avrei bisogno…).

Nulla chiaramente di tutto questo, il libro di Hans Rosling spiega un modo di vedere il mondo basato solo sui fatti e non sulle teorie. E questa spiegazione fa comprendere come spesso non capiamo il mondo e perché le cose vanno meglio di come pensiamo.

Non nascondo che è uno dei libri più importanti che abbia mai letto. E di questo ringrazio un mio carissimo amico che me lo regalato.

Hans Rosling, purtroppo deceduto nel 2017, è stato un medico, statistico e accademico svedese. Membro dell’Accademia di Svezia e del Karolinska Institutet, fondatore della sezione svedese di Medici senza frontiere e infine della fondazione Gapminder, ha vissuto vent’anni in Congo per studiare e combattere il konzo, una malattia epidemica paralizzante.

Attraverso un attento studio dei dati, Hans Rosling dimostra che siamo di fronte a un radicale miglioramento. Per capirlo dobbiamo però imparare a guardare ai fatti con curiosità, a metterli in prospettiva e a saperci stupire: basta pensare alla vita dei nostri nonni per accorgerci degli enormi passi avanti che stiamo facendo, in ogni campo.

Abbiamo tutti la possibilità di usare la forza dei fatti a nostro vantaggio, per capire e non lasciarci accecare dalla rabbia, dall’ignoranza, dalle semplificazioni.

La Factfulness è… riconoscere quando riceviamo una notizia negativa e ricordare che le informazioni sugli eventi spiacevoli hanno molte più probabilità di raggiungerci. Quando le cose migliorano, spesso nessuno ci avverte. Così abbiamo sistematicamente un’impressione troppo negativa – e molto stressante – del mondo che ci circonda.

Per controllare l’istinto della negatività, aspettatevi cattive notizie.

  • Migliore e grave. Esercitatevi a distinguere tra un livello (per esempio, grave) e una direzione di cambiamento (per esempio, migliore). Convincetevi che le cose possono essere sia migliori sia gravi.
  • Le buone notizie non fanno notizia. Le belle notizie non vengono riferite quasi mai. Perciò ne sentiamo quasi sempre di brutte. Quando succede, domandatevi se un evento altrettanto positivo sarebbe stato reso noto.
  • Un miglioramento graduale non fa notizia. Quando una tendenza migliora a poco a poco, con flessioni periodiche, è più probabile che notiate i cali anziché il miglioramento generale.
  • Più notizie non significano più sofferenze. Certe volte le brutte notizie sono legate a un migliore monitoraggio della sofferenza, non a un mondo in via di peggioramento.
  • Attenti al passato tutto rose e fiori. Le persone idealizzano spesso le proprie esperienze precedenti, e le nazioni fanno lo stesso con la propria storia.

La Factfulness è… riconoscere quando un numero solitario appare impressionante (piccolo o grande) e ricordare che si potrebbe avere l’impressione contraria se lo si confrontasse o lo si dividesse per qualche altra cifra pertinente.

Per controllare l’istinto delle dimensioni, date alle cose la giusta proporzione.

  • Confrontate. I grandi numeri sembrano sempre grandi. I numeri singoli sono fuorvianti e dovrebbero insospettirvi. Cercate sempre un dato con cui confrontarli. L’ideale è dividerli per qualcosa.
  • 80/20. Vi hanno dato una lunga lista? Individuate le voci più cospicue e concentratevi prima su quelle. Molto probabilmente sono più importanti di tutte le altre messe insieme.
  • Dividete. Le quantità e i tassi possono raccontare storie molto diverse. I secondi sono più significativi, soprattutto quando si fa un confronto tra gruppi di dimensioni differenti. In particolare, considerate i tassi pro capite quando confrontate Paesi o regioni.