sabato 27 Luglio 2024
Politica locale

«Moduli esterni all’ospedale? Noi all’oscuro»

Pergola, sindaca e assessore scrivono ad Acquaroli dopo un sopralluogo ’segreto’ sul nodo dei reparti di medicina e riabilitazione

PERGOLA A distanza di un mese e mezzo dalla loro ultima missiva ai vertici regionali, il sindaco Simona Guidarelli e l’assessore alla sanità Graziano Ilari tornano a scrivere al governatore Francesco Acquaroli sui problemi legati alla riduzione dei posti letto nei reparti di medicina e riabilitazione dell’ospedale ‘Santi Carlo e Donnino’ (in foto), non senza un certo disappunto per non essere stati messi al corrente delle ultime ipotesi al vaglio per implementare i due reparti ora ridotti a 14 e a 9 posti, mentre fino a maggio ne avevano 30 e 20. «Siamo a chiedere chiarimenti riguardo alle scelte che si stanno effettuando per attuare la separazione dei reparti di medicina e riabilitazione, che attualmente si vedono costretti a lavorare con un numero ridotto di posti letto, condivisi inoltre in uno stesso corridoio; situazione che sta creando notevoli disagi e rischi sia agli utenti che al personale sanitario – scrivono i due amministratori -. Sin dallo scorso maggio abbiamo chiesto, ai irigenti Asur e amministratori regionali, di restituire posti letto ai reparti in questione, permettendo loro di lavorare in maniera più efficiente e sicura. Il Comune aveva anche messo a disposizione la struttura dell’ex Pretura, dove poter spostare il Distretto Sanitario (che ha i propri locali al secondo piano dell’ospedale, dove si potrebbe mettere o medicina o riabilitazione, entrambi al momento al terzo piano, ndr) e attuare quanto sopra descritto». «Chiediamo conferma ufficiale che questa ipotesi sia stata definitivamente accantonata a causa degli elevati costi da sostenere da parte dell’azienda sanitaria – proseguono Guidarelli e Ilari – e chiediamo inoltre informazioni chiare e aggiornate su come si sta valutando di procedere e se sono pervenute risposte alla manifestazione di interesse pubblicata da Asur – AV1 a fine 2020 (sulla ricerca di un locale di circa 500 mq in cui spostare il Distretto). Ci è giunta voce che in un sopralluogo effettuato all’ospedale venerdì pomeriggio si sia deciso di portare dei moduli esterni nei quali mettere il Distretto, ma non abbiamo notizie ufficiali e dettagli riguardo a modalità, luogo e soprattutto tempi di attuazione. Come sindaco e assessore alla sanità riteniamo sia nostro diritto essere aggiornati, così come è nostro dovere tenere informata la cittadinanza su tutto ciò che riguarda l’ospedale. Confidiamo in una sua risposta e sul fatto che in futuro non si ripetano situazioni in cui ci dobbiamo trovare ad inseguire voci e notizie su temi così importanti, ma sarà cura di Asur e Regione coinvolgerci». Sandro Franceschetti