sabato 27 Luglio 2024
Politica locale

Ceriscioli: «I lavori a Pergola non precludono il mantenimento dell’ospedale»

«Nessuna struttura sanitaria in regione ha l’adeguamento antisismico in classe 4»

PERGOLA «Nelle Marche attualmente non c’è nessun ospedale in classe 4 dal punto di vista antisismico, compreso questo in cui sono ricoverato, ma tutti i servizi vengono comunque garantiti». Inizia così l’analisi fatta dall’ex governatore Luca Ceriscioli (in foto) dalla propria stanza del San Salvatore, dove si trova per Covid da lunedì scorso (in condizioni, fortunatamente, in progressivo miglioramento), in merito alle ultime notizie relative al nosocomio di Pergola. In particolare, dopo la risposta fornita martedì in aula dall’assessore regionale alla sanità Saltamartini all’interrogazione sui lavori nella struttura, in base alla quale l’intervento in corso riguarderebbe solo un miglioramento sismico, e non un vero adeguamento, che catalogherebbe l’edificio in classe 3 e non in classe 4, «necessaria quest’ultima – ha detto il componente della giunta marchigiana – per una struttura strategica comprensiva di pronto soccorso, blocco operatorio adeguato e servizi complementari». «Voglio ricordare – riprende Ceriscioli – che quando illustrammo i lavori in partenza nell’ospedale di Pergola, chi allora guidava il Comune sosteneva che non ce n’era bisogno. Adesso quegli stessi lavori sono diventati insufficienti. Personalmente esorto a terminare al più presto gli interventi per 4milioni e 300 mila euro che avevamo previsto (2milioni dell’Ue per il cappotto termico e gli infissi; e 2,3 milioni di fondi regionali per l’antisismica, ndr) e a ripristinare tutti i servizi della struttura». «Ribadisco – aggiunge Ceriscioli – che in tutte le Marche nessun ospedale è in classe 4 e che lo saranno solo i nosocomi in fase di realizzazione: quello a Campiglione di Fermo, l’Inrca di Ancona, Amandola e il nuovo Salesi. Naturalmente, l’ideale sarebbe che tutti gli edifici ospedalieri fossero in classe 4 e ve lo dice un forte sostenitore delle nuove strutture. Ma ciò non impedisce il fatto che a Pergola si possa avere un ospedale efficiente e con il pronto soccorso». Il problema, per l’ex governatore, è un altro: «Semmai c’è da chiedersi che tipo di pronto soccorso, in base ai servizi attivabili, ma ciò riguarda l’aspetto organizzativo e non certo la struttura dal punto di vista ‘fisico’». Insomma, sarebbe smontata la tesi secondo la quale per il nosocomio era pronto un futuro da Rsa. «Sui lavori – rimarca il sindaco Simona Guidarelli – attendiamo di avere chiarimenti dalla giunta regionale. Intanto, abbiamo appreso con piacere che si sta risolvendo la questione relativa ai reparti di medicina e riabilitazione grazie all’individuazione di un locale in cui allestire il Distretto sanitario, spostandolo dall’interno dell’ospedale e liberando così nuovi spazi per ripristinare i posti letto originari: 30 anziché 14 per medicina e 20 al posto di 9 per riabilitazione. Un edificio è stato già individuato, e c’è l’impegno a realizzare le opere funzionali necessarie per l’adeguamento dell’immobile alle esigenze dell’Asur entro 4 mesi. Oggi dovrebbe pervenire l’offerta economica per la concessione in locazione e il progetto preliminare.