martedì 22 Ottobre 2024
Iniziative 2021

Mai più fascismo e nazismo

Il sindaco di Stazzema, Comune toscano che ha sul suo territorio la frazione di Sant’Anna (la cui popolazione fu sterminata dai tedeschi nel 1944), ha avviato una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare “Mai più fascismo e nazismo”. Si può firmare fino al 31 marzo ed è possibile farlo anche all’Anagrafe del Comune di Mondavio.

Il Gruppo Fuoritempo, in collaborazione con l’ANPI Valcesano, vuole facilitare i cittadini del comune di Mondavio con un banchetto che sarà allestito a San Michele al fiume, in piazza G. Ungaretti nei giorni: sabato 6 marzo dalle 15,30 alle 17,30 e domenica 7 marzo dalle 9 alle 12,30.
Per firmare la proposta di legge occorre essere iscritti nelle liste elettorali e presentare un documento di identità valido.

Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che colpiva coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco. Questa proposta di legge riprende quelle finalità̀ e aggiunge alcune ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici.

Purtroppo, da anni si assiste, impassibili, al proliferare dell’esposizione, anche via social, di simboli che richiamano fascismo e nazismo (e le ultime minacce alla senatrice a vita Liliana Segre ne sono un triste esempio).
Una crescita evidenziata drammaticamente nel “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes che segnala come circa un terzo della popolazione disconosce o ridimensiona la Shoah. Infatti oggi oltre il 15% degli italiani pensa che la Shoah non sia mai avvenuta, contro meno del 3% del 2004, mentre oltre il 16% ne ridimensiona l’immane tragedia.  Questo dato impressionante si lega strettamente alla visione incredibile di un quinto della popolazione italiana che vede Benito Mussolini “come un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio” e al costante aumento di episodi di antisemitismo, documentati dall’Osservatorio Antisemitismo, non considerati come indice di un reale problema nel nostro Paese per oltre il 60% di cittadini italiani interpellati dall’Eurispes.