L’assassinio in Congo
L’assassinio dell’ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo vicino a Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ci riguarda molto più di quanto immaginiamo. È dalle miniere sparse per il Nord-Kivu, la provincia di cui Goma è capitale, che viene estratta una parte rilevante delle materie prime essenziali nel nostro vivere quotidiano. È da qui che proviene il coltan, quella miscela di columbite e tantalite presente in cellulari, telecamere, micro-chip, oltre che in diverse apparecchiature mediche. È ancora qui che si ricava l’oro utilizzato per le fedi nuziali, per i gioielli, ma anche come conduttore in vari dispositivi elettronici.
Nell’est del Congo ci sono circa 2000 siti d’estrazione, in cui vengono impiegate 200mila persone, tra cui numerosi bambini. Di questi 2000 siti, almeno un terzo è controllato da gruppi armati, siano essi ribelli o battaglioni dello stesso esercito congolese. La presenza di questi miliziani crea un clima di instabilità permanente e alimenta quegli scontri incrociati in cui è caduta vittima anche la missione guidata dal diplomatico italiano.
Se oggi cellulari, computer, gioielli sono alla portata di tutti è anche perché l’estrazione delle materie prime necessarie avviene in queste condizioni di sfruttamento, senza rispetto per la dignità dei lavoratori né per i più basilari standard ambientali. E senza che lo stato congolese incassi le giuste royalties.
Una buona notizia è che dal 1 gennaio 2021 è entrato in vigore il regolamento europeo 821/2017, che obbliga gli importatori europei di stagno, tantalio, tungsteno, dei loro minerali e di oro ad adempiere ai doveri di diligenza per impedire che i profitti provenienti da questo commercio vadano a finanziare conflitti. D’ora in poi, chi importa coltan e oro all’interno dell’UE dovrà indicarne l’origine e gli spostamenti lungo la catena di approvvigionamento.
Si tratta di un primo importante passo per provare a migliorare le condizioni di vita e lavoro nelle miniere congolesi. E per rendere più trasparente una filiera in cui siamo più coinvolti di quanto immaginiamo.
L’assassinio avvenuto in Congo ci sconvolge ma ci riporta alla realtà, alle guerre “dimenticate”, che con la pandemia sono state ulteriormente rimosse.
Qui il resoconto dei funerali di Attanasio e Iacovacci.