«L’ospedale di Fano non sarà ridimensionato»
Se per Pesaro sono confermati i finanziamenti per il nuovo ospedale, per Fano l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha parlato di adeguamento del Santa Croce attraverso gli investimenti (13milioni di euro ndr) già resi noti qualche tempo fa dall’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli. Saltamartini ha anche annunciato su Fano la realizzazione di un Hospice pediatrico per le malattie rare, progetto anticipato alcuni giorni fa dai consiglieri Serfilippi e Cancellieri. «Un intervento, quello dell’Hospice pediatrico, che potremmo realizzare – chiarisce Saltamartini – con le risorse in arrivo dal Pnrr». «Fano e Pesaro – ha aggiunto l’assessore – sono due ospedali di I livello equivalenti sia dal punto di vista degli accessi sia per quanto riguarda l’utenza. Per il momento abbiamo le risorse per il nuovo ospedale di Pesaro, il Santa Croce sarà comunque adeguato e sicuramente non ci saranno né depotenziamenti né decurtazioni». È quanto emerso nell’incontro di ieri pomeriggio alla sala Verdi del Teatro della Fortuna sul nuovo piano socio sanitario che la giunta Acquaroli ha avuto con i sindaci, i sindacati e professionisti della sanità: presenti gli assessori regionali Stefano Aguzzi, Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, la presidente della commissione Sanità Elena Leonardi e il presidente Francesco Acquaroli. Sulla parità degli ospedali di Pesaro e Fano ha molto insistito Saltamartini riferendo alcuni dati del 2019: «Equivalenti sono stati gli accessi al Pronto Soccorso (45mila a Fano, 46mila 592 a Pesaro), stesso di discorso per gli accessi complessivi (a Fano sono stati 14.246 unità, a Pesaro di 16.725). L’unica diversità è che Pesaro ha elaborato situazioni mediche più complesse anche se la caratura di entrambi gli ospedali è medio bassa con soli 33 casi di altissima complessità e 615 di alta complessità». Sia Saltamartini sia il presidente Francesco Acquaroli hanno specificato che l’incontro di ieri aveva l’obiettivo di raccogliere i bisogni del territorio: «Siamo qui per ascoltare le modifiche che vorranno suggerirci sindaci, sindacati e professionisti, tra qualche settimana presenteremo la bozza del nuovo piano socio sanitario». Acquaroli ha anche informato che è in corso «lo studio sui fabbisogni che sarà consegnato a tutti i sindaci e che sarà il presupposto per una giusta distribuzione delle risorse sul territorio. Quello studio è lo strumento cardine del nuovo piano socio sanitario e sarà un elemento fondamentale indispensabile per stilare il piano. Perché se è vero che potremo contare su tante risorse economiche, è altrettanto vero che vanno distribuite bene. Poi non c’è solo il tema finanziario ma anche quello delle risorse umane che scarseggiano: non si trovano, medici, infermieri, specialisti». La modalità di confronto di ieri ha, però, suscitato nella platea qualche delusione. «Mi aspettavo – ha commentato il sindaco Massimo Seri – da parte vostra delle indicazioni maggiori. I cambiamenti non dovranno ridurre i risultati già ottenuti». Il primo cittadino ha ribadito la preoccupazione, già espressa oggi sulle pagine del nostro giornale da Renato Claudio Minardi, che «se a Pesaro nascerà una struttura nuova e a Fano rimarrà quella attuale, quest’ultima sarà destinata a morire». Affrontato anche il tema della carenza dei medici con Vania Sciumbata della Cgil che ha commentato: «Non è immaginabile aumentare i presidi ospedalieri quando già ora mancano i medici del 118 e dei Pronto soccorso».