sabato 27 Luglio 2024
Politica italiana

Ticket restaurant

La manovra Meloni è già stata

bocciata da Bankitalia e

Corte dei Conti, Istat, Cnel e

Upb, docenti e studenti, sanitari e

pazienti, sindacati e Confindustria,

cattolici e atei, pensionati e

giovani ma anche gente di mezza

età, Ue e italiani, Nord e Sud. E sta

sulle palle persino a Meloni (“il

tetto al Pos può scendere”). Ma almeno

a due categorie piace: gli evasori

fiscali e Ollio&Ollio, alias

Renzi&Calenda. La coppia più

comica del momento aveva chiesto

i voti per il Draghi-2, previsto

al massimo in primavera perché

“Meloni cadrà in sei mesi”. Ora i

pochi elettori che se l’erano bevuta

vedono il capocomico Carletto,

travestito da Caligola sovrappeso,

cazziare FI perché non sostiene

Meloni e sostenerla lui al posto loro.

Intanto la spalla rignanese annuncia

che “nel 2024 farò cadere

Meloni e saremo il primo partito”.

È“il polo della serietà”. Si aprirebbe

un certo spazio per l’opposizio –

ne vera, ma il Pd ha il “percorso

costituente precongressuale” che

richiede tempo perché – si era

detto – “prima le idee e poi i nomi”.

Purtroppo le idee non si sono trovate

(le stanno cercando 87 “sag –

gi”, con rabdomanti e sanbernardo).

E si parla solo di nomi. Nomi

avvincenti però, che scaldano il

cuore degli elettori passati, presenti

e futuri. Molto vari, ecco.

Bonaccini è un renziano sostenuto

dai renziani. Ricci era renziano,

ma piace alla sinistra interna

(a quella esterna, meno). De

Micheli era sottosegretaria dei

renziani Renzi e Gentiloni, ma ce

l’ha con Renzi. Schlein è la vice del

renziano Bonaccini in Emilia-

Romagna ed è appoggiata da

Franceschini e Orlando, ex ministri

del governo Renzi, però è la

più antirenziana su piazza, anche

perché non è iscritta al Pd che si

candida a guidare. Poi c’è Nardella,

renziano al Plasmon e sindaco

di Firenze per grazia renziana ricevuta:

pareva si candidasse pure

lui, poi fu in corsa per un “ticket ”

con Schlein per alleviarne l’anti –

renzismo, invece farà ticket con

Bonaccini per incrementarne il

renzismo: è come il ficus, dove lo

metti sta. L’idea del “ticket ” è arrapante,

anche se nessuno sa cosa

voglia dire: in 15 anni il Pd ha avuto

10 segretari che sbagliavano

da soli, mai in coppia. Quindi che

succede se vince Bonaccini? Fa un

po’ per uno con Nardella? O Nardella,

oltre al sindaco a tempo

perso, fa il presidente del Pd? Ma

il presidente del Pd non conta

nulla: l’ha fatto pure Orfini. L’at –

tuale, Valentina Cuppi, nessuno

sa chi sia: nemmeno Letta, che s’è

pure scordato di farla eleggere. Ora

Renzi intima al Pd di appoggiare

Moratti in Lombardia e di ritirare

Majorino, che deve “accetta –

re il ticket con lei”: cioè le porterà

caffè e cornetto ogni mattina. Il

fatto che Majorino combatta Moratti

da quando aveva i calzoni

corti è un dettaglio superabile:

“Ticket ” è la parola magica che fa

evaporare le idee. E gli elettori.