sabato 27 Luglio 2024
Politica italiana

Viva i ladri vaccinati

Lo dicevo io che, alla fine del-
la fiera, l’unica delinquente
resterà la cantante Mada-
me, che va cacciata immantinen-
te dal Concertone di Capodanno a
Roma e pure dal Festival di Sa-
nremo per omessa puntura. Lo
dice quel buontempone dell’as-
sessore laziale D’Amato, condan-
nato dalla Corte dei Conti a risar-
cire 275 mila euro sgraffignati alla
Regione e dunque candidato di
Pd, Azione e Iv a presidente della
Regione. E lo dice la capogruppo
di Azione in Comune, Flavia De
Gregorio: siccome i calendiani
sono garantisti, per la presunzio-
ne di innocenza e per la candida-
bilità dei condannati fino alla
Cassazione, per l’indagata Mada-
me “è più opportuno rinviare la
sua presenza al concertone di Ca-
podanno” (testuale: tanto per lor-
signori è Capodanno tutto l’an-
no). Intanto, per coerenza, Azio-
ne si dà un gran daffare per anti-
cipare le destre nell’impresa di
spazzare via la Spazzacorrotti e
riesumare la prescrizione che in-
ceneriva 200mila processi l’anno.
Siccome la legge Bonafede blocca
la prescrizione dopo la sentenza
di primo grado, la Cartabia lanciò
il salvagente dell’“improcedibili-
tà” ai colpevoli che non potevano
più farla franca in appello e in
Cassazione allungando i tempi
dei processi: ora, se riescono a far
durare il secondo grado due anni
e il terzo un anno, vivranno tutti
felici, contenti e improcedibili.
Ma resta da garantire l’impu-
nità durante le indagini, l’udienza
preliminare e il giudizio di primo
grado: a quello provvede il calen-
diano Enrico Costa, già forzista e
autore di splendide leggi ad Na-
num, che infila nella fogna del dl
Rave un ordine del giorno per im-
pegnare il governo “al ripristino
della prescrizione sostanziale in
tutti i gradi di giudizio”. Il pregiato
scampolo di prosa, firmato da tut-
ti i parlamentari di Azione&Iv, o-
sa financo rammentare che “l’al-
lungamento dei tempi proces-
suali collide con gli obiettivi del P-
nrr che ne impongono una signi-
ficativa riduzione, e contrasta con
i princìpi costituzionali”. Se non
fosse gente senza vergogna (sen-
nò non si chiamerebbe Calenda o
Renzi o non starebbe con loro), si
potrebbe ricordarle che il primo a
promettere di abolire la prescri-
zione era stato il rignanese quan-
do era premier e il pariolino era
suo ministro al Mise; e che i tempi
processuali si allungano proprio
perché l’imputato mira alla pre-
scrizione o all’improcedibilità.
Basta levargli entrambe le aspet-
tative e nessun imputato sicuro di
arrivare a sentenza definitiva a-
vrebbe interesse a pagarsi l’avvo-
cato più a lungo del normale. Ma
sono cose che questi impuniti
sanno benissimo, solo che non
possono ammetterlo e preferisco-
no mentire. Il loro unico obiettivo
di finti oppositori è lo stesso del
governo Meloni: risparmiare la
galera ai ladri di Stato. Purché sia-
no vaccinati, si capisce