«Dovere morale rimediare subito»
Sul caso entra in campo anche il Pd. «La Federazione provinciale del Pd – scrive in una nota la segretaria, Rosetta Fulvi – esprime totale contrarietà all’aumento dei compensi del Cda di Mms votato all’unanimità dall’assemblea dei soci. Scelta da cui il Pd, all’oscuro di tutto, prende nettamente le distanze. Il Pd non fa processi e rispetta le competenze e le responsabilità che devono essere sempre adeguatamente remunerate. Purtroppo l’aumento in questione non rappresenta un semplice adeguamento di emolumenti fermi da molti anni, bensì importi aumentati in solo colpo anche del 68%. Quindi, consapevoli della povertà in forte aumento e della disperazione di tante famiglie e persone sole, riteniamo che ci sia il dovere morale di rimediare subito all’errore. Per questo sosteniamo la richiesta del presidente di MMS Andrea Pierotti che chiede la convocazione urgente di una nuova assemblea in cui annullare lo sconcertante aumento. Anche la modalità attuata è stata a dir poco singolare perché è grave che nessuno conoscesse la proposta di aumento spropositato, neanche i diretti interessati. Proposta avanzata dal Presidente della Provincia Paolini e sostenuta dal sindaco di Urbino, Gambini, che sulla stampa oggi cala la maschera. Infatti il probabile ispiratore dell’operazione “indennità d’oro” è uscito dall’ombra. Difatti oggi le parole del primo cittadino di Urbino, oltre a dichiarare la sua contrarietà a diminuire le indennità, spiegano tutto. Parole gravi che raggiungono il delirio quando dichiara inadeguato il presidente Pierotti “colpevole” di considerare ingiusto l’aumento delle indennità, a partire dalla sua. Il Pd chiede a Paolini e a Gambini di ristabilire la serenità e la fiducia annullando una decisione considerata scorretta e inopportuna da tutti a partire dal presidente di Mms, dai componenti del CdA e dai sindaci soci. Situazione che mette anche in grande difficoltà l’immagine di un gestore importante del territorio provinciale. Il primo appuntamento è la riunione del CdA dove Pierotti chiederà il mandato per riconvocare l’assemblea dei soci e riportare le indennità agli importi originari. Crediamo nella buona fede di tutti e nel fatto che si possano commettere errori che, però, devono essere riconosciuti ed eliminati. Per questo auspichiamo un voto unanime nel Cda di Mms: chi dovesse far mancare la propria disponibilità si assumerà la responsabilità di aver guidato la scellerata operazione».