martedì 22 Ottobre 2024
Varie

Bravo Jannik

C’è una bolla più bolla di Jannik Sinner? Il giovane tennista vincitore degli Australian Open, il suo primo slam. Coccolato da tutti, con i ministri in fila per una photo opportunity (e lui paziente che si presta agli scatti persino con la Santanché). Eppure Sinner che ha conquistato tutti prima ancora di conquistare lo slam, riesce a tirarsi fuori dalla bolla che porta il suo nome, con la sua faccia, le sue parole, le sue scelte decise e il suo sorriso da ragazzo autentico. Un vero prodigio.

“I Social? Li uso poco pochissimo. Non sono la vita, la realtà è altrove, lo dico sempre ai ragazzi”, dice nella Conferenza stampa romana. È educato e umile, ma non ingenuo. Ha la padronanza di tre lingue (italiano, inglese e tedesco) e la sua sintassi è senza fronzoli, diretta. Quando gli viene chiesto perché non ha festeggiato a casa, a Sesto Pusteria, il trionfo di Melbourne la risposta commuove per semplicità e profondità: “Non sono andato perché avrei tolto l’attenzione in un momento molto difficile. Pochi giorni fa c’è stato un incidente e due bambini sono morti insieme alla mamma. Il terzo figlio è in ospedale, il papà è rimasto solo. Non era il caso di fare una festa. Quindi ho preferito fare tutto a Roma”. Sipario. Sanremo? Non ci va “Nei giorni del Festival sarò in campo a prepararmi per i prossimi obiettivi”.

A chi gli chiedeva di nominare una sua qualità, dopo una lunga pausa fatta di  “mmmmmh….pffff” e maaaaa” risponde: “Una mia qualità? La cultura del lavoro, non ci sono segreti. Non so quanto lavorano gli altri ma essere professionali è fondamentale. Mi sveglio al mattino e la prima cosa che penso è allenarmi”.  Tutto qui. Bravo Jannik la tua bolla ha inglobato tutto tranne te.