mercoledì 23 Ottobre 2024
Diritti

Una panchina tutta gialla per dire «no» al bullismo

E’ la prima in provincia di Pesaro-Urbino la Panchina Gialla di Helpis n. 98, installata a Calcinelli, in piazza Primo Maggio. La Panchina Gialla è il simbolo della lotta a bullismo e cyberbullismo, ideata nell’ambito dell’omonimo progetto dall’associazione Helpis con il patrocinio del Ministero dell’Interno e di Anci. Un progetto che prevede il coinvolgimento dei comuni e, soprattutto, delle scuole. Sono gli alunni, infatti, i protagonisti attivi del recupero o della costruzione ex novo con materiali di scarto di una panchina che viene colorata di giallo grazie al kit messo a disposizione da Helpis. Ogni panchina è poi ‘certificata’ tramite un numero progressivo: quella di Colli, appunto, é la n. 98, cioè la 98esima installata in Italia. Nelle Marche, al momento, ce ne sono quattro in provincia di Macerata e una a Servigliano (Fm), mentre la prima in assoluto (la n. 1) è stata realizzata a Pavia il 5 febbraio 2019. Tutte queste panchine sono anche geolocalizzate e inserite nella mappatura disponibile sul sito dell’associazione. L’obiettivo è sensibilizzare sul tema del bullismo e cyberbullismo (due piaghe la cui prevenzione e contrasto sono le finalità di Helpis) e, al contempo, lanciare un messaggio di rispetto e cura per l’ambiente. A Colli al Metauro è stata coinvolta la scuola primaria ‘Lugli’ che ha partecipato con la quarta A e la quarta B. All’inaugurazione hanno partecipato – accanto agli alunni, all’insegnante Monica Subissati con le colleghe e al dirigente Davide Alpi -, il Questore Francesca Montereali, l’amministrazione col sindaco Pietro Briganti e la vice Annachiara Mascarucci, il luogotenente Antonello Pannaccio e il comandante della Polizia Locale Paolo Boiani. Briganti e Mascarucci hanno evidenziato l’importanza del percorso portato avanti dagli alunni e il ‘valore’ della Panchina Gialla quale simbolo di aggregazione e dell’impegno a prevenire gli atti di bullismo, tutelare i diritti e la dignità dei minori dalla prepotenza fisica, verbale e psicologica di certi coetanei. «Da oggi – hanno concluso – la Panchina Gialla sarà sempre qui, in mezzo ai bambini, alla gente, per tenere alta l’attenzione sul problema di tali fenomeni purtroppo diffusi e spesso sottovalutati».