La manovra economica

La manovra economica da trenta miliardi è legge. Con questa manovra il governo svela la sua natura: si presentarono come destra sociale a favore dei deboli e invece la loro è una manovra delle lobby, a partire da quella militare. Trovano i miliardi per il Ponte sullo Stretto ma tagliano sulla sanità e sulla scuola pubblica.

Serviva un investimento per rafforzare la sfera dei diritti e della protezione sociale ma invece indeboliscono ulteriormente la sanità pubblica mentre continuano le regalie a quella privata.

E poi non un euro per rispondere alla precarietà, ad esempio sulla ricerca. E poi ci si stupisce che i giovani vadano all’estero a cercare lavoro.

Per non parlare poi della misura sugli extraprofitti: hanno chiesto un prestito alle banche che dovranno restituire!

C’è poi anche un problema di metodo che ha portato alla votazione della manovra finanziaria: ancora una volta il Parlamento non ha potuto discutere. Certamente non è il primo governo che lo fa ma questa volta si è umiliato sistematicamente le Camere. Hanno presentato la legge di bilancio a ottobre, quando era solo una scatola vuota per poi farla arrivare in aula a ridosso di Natale completamente stravolta. Questo governo sta abbattendo ogni record di ricorsi alla fiducia, sono scomparsi i disegni di legge di iniziativa parlamentare anche della maggioranza. Insomma, una modifica sostanziale dell’assetto istituzionale.