sabato 27 Luglio 2024
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Clima: il futuro del genere umano

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Nell’ambito
della riunione dell’Assemblea generale, le Nazioni unite hanno
convocato la scorsa settimana una tavola rotonda di alto livello –
con capi di stato e di governo – sul cambiamento climatico.

Il
rischio che si tratti della solita passerella politico-mediatica è
alto.
Eppure
molto più alto è il rischio che i cambiamenti climatici determinino
eventi drammatici per il nostro pianeta.
Questo
non sembra preoccupare i cittadini, né tanto meno i politici che non
hanno la forza di imporre scelte urgenti alla società e soprattutto
alle aziende.

Provo
a riportare alcuni dati che mi sembrano significativi:

  • secondo
    l’Istituto degli studi spaziali della Nasa, la temperatura media è
    cresciuta, dal 1980 ad oggi, di 0,8 gradi centigradi. Gli ultimi due
    decenni del XX secolo sono stati i più caldi in cent’anni. Le
    temperature in Alaska, nell’ovest del Canada e nell’est della Russia
    sono salite ad un ritmo doppio rispetto alla media mondiale. Il
    riscaldamento sta già colpendo i sistemi naturali di tutto il
    mondo;

  • il
    ghiaccio dell’Artico sta rapidamente scomparendo e tra non molto,
    nel 2040, la regione potrà sperimentare la sua prima estate
    completamente priva di ghiaccio. Gli effetti sono visibili nelle
    masse gelate, alte oltre due chilometri, che si stanno sciogliendo
    in Groenlandia, nei ghiacciai dell’America del Sud, dall’Ecuador a
    Capo Horn, fondamentali fonti idriche, e nel gigantesco strato di
    ghiaccio che copre la vasta zona antartica;

  • le
    attuali concentrazioni di anidride carbonica hanno raggiunto
    l’equivalente di 380 parti per milione, cifra che supera il limite
    naturale degli ultimi 650mila anni.

Manca
purtroppo un serio dibattito pubblico sul tema ambientale e proprio
non si intravede nessuno all’orizzonte che lo possa proporre.
La
popolazione è troppo presa dai problemi economici, la politica
troppo impegnata a risolvere le beghe dei partiti e delle coalizioni,
la Chiesa sempre più distratta e concentrata unicamente sui temi
bioetici.
E
intanto la situazione climatica continua a peggiorare…