Un mondo sempre più nuclearizzato
Mentre
la politica estera Usa e Ue cerca di “disinnescare” la minaccia
nucleare di Iran e Corea del Nord, altri paesi prevedono di
raggiungere la “meta” della bomba atomica, che consentirebbe loro
di ottenere un notevole peso specifico nei rapporti internazionali.
Secondo
il mensile statunitense Foreign Policy, paesi come Birmania,
Bangladesh, Kazakistan, Venezuela ed Emirati Arabi Uniti potrebbero
in futuro entrare nel club dei paesi atomici.
La
Birmania (paese dittatoriale) ha attualmente una collaborazione con
la Corea del nord per un reattore nucleare, che diverrà attivo dal
2014.
Per
il Bangladesh invece sarebbe determinante l’appoggio del Pakistan,
altra potenza nucleare, e della Russia. Insieme avrebbero già
firmato un accordo per una cooperazione energetica.
Il
Kazakistan, terzo maggiore esportatore di uranio nel mondo, avrebbe
fatto notevoli passi in avanti per arricchire autonomamente l’uranio.
Ma la preoccupazione più elevata nei confronti di questo paese è
relativa alla grande corruzione che investe ogni suo livello,
condizione che preoccupa la comunità internazionale circa il
possibile trasferimento, da parte di organizzazioni terroristiche, di
materiale radioattivo.
Per
quel che riguarda il Venezuela, grazie al sostegno di Russia e Iran
per Hugo Chávez potrebbe non essere difficile dotarsi a breve di
nucleare civile. La Russia infatti è un partner militare molto
importante per questo paese sudamericano, dato che nel 2005 il
Venezuela ha acquistato ben 4 miliardi di dollari di armi dalla
Russia. Iran e Venezuela hanno inoltre un programma comune di ricerca
dell’uranio.
Sempre
secondo il mensile statunitense, le aspirazioni di Emirati Arabi
Uniti per l’atomica potrebbero spingere paesi vicini come Arabia
Saudita, Bahrein, Oman, Qatar, Egitto e persino lo Yemen a fare
altrettanto.