Minaccia per la pace e sicurezza futura
Il
cambiamento climatico è ormai divenuto uno dei principali problemi
internazionali, anche se ne sente parlare decisamente poco.
La
maggior parte dei governanti conosce però il rischio planetario che
si profila nei prossimi anni, tanto che la questione è arrivata
mercoledì 20 luglio al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite.
Il
massimo organismo internazionale ha discusso e approvato una
risoluzione che parla delle possibili implicazioni dei cambiamenti
climatici sulla sicurezza internazionale e la relativa pace fra gli
Stati.
E’
la prima volta che il consiglio di sicurezza si esprime in questi
termini, segno che la questione comincia ad acquisire sempre maggiore
priorità.
Per
Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu: “Gli eventi
meteorologici estremi diventano sempre più frequenti e intensi …
devastando non solo vite ma anche infrastrutture, istituzioni e
bilanci – un mix che può creare pericolosi vuoti di sicurezza”.
Il
capo del Programma Onu per l’ambiente (Unep) Achim Steiner, per il
quale la questione è ancora più preoccupante, descrive il
cambiamento climatico “come una delle maggiori minacce per la
pace e sicurezza futura”.
Una
curiosità significativa: il testo originale della risoluzione, come
proposto dalla Germania, era ancora più incisivo sulla necessità di
dare più peso alla questione. Poi è intervenuta la Russia che ha
imposto di moderare i toni.
Resta
comunque l’esempio di cosa sta accadendo in questo periodo nel Corno
d’Africa, dove in seguito a due stagioni consecutive di pioggia
saltate si sta assistendo ad un esodo umano di proporzioni bibliche.