Protezione Civile
Sabato 26 maggio il Gruppo Fuoritempo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mondavio, aveva organizzato la prima tappa della rassegna “Clima: capire per agire”, ospitando Carlo Cacciamani, responsabile del Centro funzionale nazionale per il rischio meteo-idrogeologico della Protezione Civile.
L’incontro era stato molto interessante, peccato per la scarsa partecipazione.
Questa iniziativa mi è tornata in mente in questi giorni per il dramma accaduto alle Gole del Raganello, per il quale la Protezione Civile aveva emesso un’allerta gialla, che contempla l’eventualità di vittime.
I diluvi improvvisi e sferzanti sono sempre più diffusi in Italia a causa dei progressivi cambiamenti climatici.
Intervistato dal quotidiano La Repubblica è lo stesso Carlo Cacciamani a spiegare cosa è accaduto in Calabria: “Il nubifragio è durato poco più di un’ora, è stato estremamente intenso e si è abbattuto su pochi chilometri quadrati. Dobbiamo capire che un temporale può uccidere. Siamo abituati ad avere paura del fuoco perché scotta, ma anche l’acqua, in alcune situazione, deve spaventarci. Non possiamo fare una festa o una gita in un’area a rischio se c’è allerta gialla. Sistemi di allarme più rapidi e maggiore sensibilità sociale sono il requisito per evitare nuove tragedie”.
Durante l’incontro di Mondavio Cacciamani invitava a coinvolgere i cittadini nel processo di realizzazione delle allerte. Perché il cittadino è un operatore della Protezione Civile secondo questa scala: STATO -> REGIONE -> COMUNE -> CITTADINO.
Cacciamani invitava ad utilizzare gli strumenti della Protezione Civile che segnala i bollettini, gli avvisi e le allerte seguendo questo schema:
Qui è possibile consultare il sito della Protezione Civile della Regione Marche. È un ottimo strumento di prevenzione.