Terre Roveresche, vertici in Italia Viva
TERRE ROVERESCHE Il sindaco, il suo vice, l’assessore allo sport e, in più, il segretario comunale del Pd (ora ex). Tutti passati in un colpo solo dal Partito Democratico ad Italia Viva. Se quello che è successo a Terre Roveresche non è un record nazionale, poco ci manca. Tre quinti della giunta, compreso il primo cittadino, con l’adesione altrettanto convinta di quello che fino a pochi giorni fa era il segretario comunale dei dem (si è dimesso da un paio di settimane, ndr), hanno sposato il nuovo progetto renziano. Il sindaco è naturalmente Antonio Sebastianelli, il vice Claudio Patregnani, l’assessore allo sport Cristian Andreani e l’ex segretario è Davide Barattini. Tutti presenti giovedì sera ad Ancona alla convention per la presentazione di Italia Viva nelle Marche, con il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, la deputata Lucia Annibali e i consiglieri regionali Federico Talè e Fabio Urbinati, primi in Italia a costituire in ambito regionale il gruppo assembleare Italia Viva. Il sindaco Sebastianelli è anche salito sul palco a parlare di buone pratiche amministrative, portando l’esperienza di Terre Roveresche nel processo di fusione tra Barchi, Orciano, Piagge e San Giorgio. Sulle ragioni di questo cambio di casacca Sebastianelli, Patregnani, Andreani e Barattini sono perentori: «Il problema maggiore è stata la scarsa comunicazione con i livelli provinciali e regionali del Pd. Un coinvolgimento, quasi pari a zero, di noi amministratori e noi tesserati nelle scelte strategiche, che ci ha portato alla riflessione che oggi il Partito Democratico ha perso la caratteristica che aveva un tempo di stare tra le gente e di ascoltare le sue istanze». «Noi – aggiungono – non ci sentivamo più a ‘casa’ e abbiamo scelto di passare ad Italia Viva, con l’auspicio che ci sia maggiore e costante colloquio con gli amministratori del territorio e si riprenda a stare accanto alle persone. In ultima analisi – concludono – siamo perfettamente in linea con la carta dei valori di Italia Viva: vanno premiate le competenze, il merito e i giovani».