Biodigestore dei veleni, Seri sfida Sebastianelli: «Confronto pubblico a Terre Roveresche»
Sul biodigestore il sindaco Massimo Seri (foto) sfida a un confronto pubblico il collega Antonio Sebastianelli. Una decisione a cui Seri è giunto dopo la dura reazione del sindaco di Terre Roveresche all’incontro tra i dirigenti di Aset, Comune e Feronia, avvenuto prima della fine dell’anno, sul tema del biodigestore. «Sono pronto – afferma Seri – a confrontarmi con Sebastianelli anche in un contesto a me non favorevole, come quello di Terre Roveresche. Sono una persona seria e su questa vicenda serve verità e trasparenza, nel rispetto dei cittadini che rappresentiamo». Basta dichiarazioni a distanza, Seri punta al confronto pubblico: «Chi svolge ruoli istituzionali deve sempre metterci la faccia, pronto a confrontarsi sulle questioni vere, reali, dicendo la verità senza polemiche strumentali». Seri è così sicuro delle sue ragioni da essere pronto Ad affrontare «una platea non amica, perché quando si dice la verità, e si portano i dati, si ottiene sempre rispetto». E ancora: «Quella promossa a Barchi è una iniziativa tutta privata (il riferimento è all’autorizzazione che ha Feronia a costruire il biodigestore da 40 mila tonnellate), vorrei sapere qualE sarebbe la colpa di Fano? Noi abbiamo solo indetto una manifestazione d’interesse per individuare chi volesse partecipare con Aset alla realizzazione del biodigestore. Manifestazione a cui si pensava non rispondesse nessuno, invece hanno partecipato in diversi, tra cui Feronia. Ad oggi il Comune di Fano non ha assunto decisioni che, in ogni caso, dovranno passare attraverso il cda di Aset, in giunta e poi in consiglio comunale». E ancora Seri: «Chi ha portato il privato a investire a Barchi non è certo Fano, parliamo di una vicenda remota ed è stato il sindaco Sebastianelli a dire che il biodigestore lo avrebbero fatto loro». Per Seri «non c’è contrapposizione tra Comuni, anzi, si deve ragionare insieme. Da sindaco ho sempre guardato al territorio nel suo insieme, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici e il ruolo di Aset». Seri rivendica di aver riconosciuto, attraverso i patti parasociali, ai Comuni soci minoritari dell’azienda pubblica fanese un utile maggiore rispetto alle loro quote azionarie. Anna Marchetti