Reazioni avverse, solo l’1%. Donne più colpite
Dolori passeggeri, cefalea, febbre: ma tutto risolto nel giro di poche ore. Primo bilancio tra i 2600 sanitari vaccinati a Marche Nord
Dolore nell’area in cui è stata fatta l’iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Ma nessuna ha determinato richieste di giorni di malattia o interventi specifici in ambito ospedaliero. Parliamo delle inevitabili reazioni avverse riscontrate tra i circa 2mila e 600 tra dipendenti, lavoratori delle ditte esterne e medici di base, registrate tra il 27 dicembre 2020 e il 10 febbraio vaccinati all’ospedale Marche Nord. «Per la nostra esperienza – riferisce Mauro Mancini, direttore della farmacia ospedaliera, colui che ha organizzato la vaccinazione e quindi ne conosce gli effetti – possiamo affermare che il vaccino utilizzato, nel nostro caso Pfizer-BioNTech, dà ampissime garanzie sul fatto che questo farmaco possa essere considerato sicuro, non dannoso, oltre che efficace contro il Covid-19» Dottor Mancini, quali reazioni avete osservato? «Stiamo completando la somministrazione della seconda dose e il dato che emerge, a supporto di quanto affermato, è che solo l’1 per cento ci ha segnalato reazioni. La quasi totalità di queste erano riferibili ad algie passeggere, alterazione di temperatura, cefalea, tutte risolte nel giro di qualche ora» Hanno avuto bisogno di terapie o sono passate da sole? «No, tutte hanno avuto un miglioramento e una risoluzione dei sintomi manifestati nel giro di poche ore, e di queste, solo lo 0,1 per cento ha avuto una sintomatologia più impegnativa, come linfoadenopatia o orticaria. Nessuno di questi ha avuto necessità di ospedalizzazione». Più colpiti gli uomini o le donne? «Sicuramente le seconde. Sempre riferito all’1 per cento del totale delle segnalazioni, di queste l’88 per cento erano state riferite a donne, e circa la metà hanno un’età superiore ai 60 anni, il restante tra i 40 e i 50 anni». I contagi insorti nonostante il vaccino come si spiegano? «Abbiamo avuto almeno 5 casi di infezione da Sars Cov-2 dopo la prima iniezione, però le persone che sono risultate positive al tampone erano già state esposte al virus ed avevano già contratto l’infezione prima della somministrazione. Quindi al momento della vaccinazione la patologia era in fase di incubazione, risultando asintomatiche» Può fare il punto sul piano vaccinale ospedaliero e sul programma delle prossime settimane? «Grazie ad uno sforzo straordinario Marche Nord ha quasi del tutto completato la vaccinazione degli operatori sanitari, potendo contare sulla disponibilità di tutti. Una sinergia amministrativa-sanitaria che ha consentito un’ottima performance in termini di tempistica ed efficacia. Per il futuro l’Azienda Marche Nord ha dato piena disponibilità a supportare il Piano regionale vaccinale, sia nel completamento della fase 1 che prevede la vaccinazione degli over 80, sia nella fase 2 che inizierà con la vaccinazione di malati cronici». Simona Spagnoli