domenica 22 Dicembre 2024
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Il mondo va a sinistra?

Una inedita e gigantesca redistribuzione dei redditi verso il basso, questo sta facendo il nuovo presidente degli Stati Uniti, che infrangendo il tabù delle tasse sui patrimoni ha chiamato i ricchi e le grandi imprese a finanziare gli sforzi di ricostruzione del paese dopo la pandemia.

Ogni famiglia che vive in virtù di un unico salario riceverà più di 12 mila dollari, la povertà infantile sarà ridotta del 50% grazie ai sussidi in parte destinati a restare permanenti.

In Europa accade qualcosa di altrettanto clamoroso: con il Recovery Plan e il debito comune non solo si assiste a una clamorosa sconfessione della retorica sovranista ma soprattutto si scopre l’importanza di un massiccio intervento pubblico in economia all’insegna di parole d’ordine come coesione e solidarietà sociale. Se come sosteneva Bobbio la differenza tra destra e sinistra sta nel diverso atteggiamento verso l’idea di uguaglianza, possiamo dunque dire che dopo gli anni di trionfo della destra populista, all’improvviso per difendersi dalla pandemia, il mondo ha scelto di andare a sinistra.

Per i dettagli si può leggere Maurizio Ricci su “Il diario del lavoro”.