sabato 27 Luglio 2024
Politica locale

Mano nel macchinario, multa a Paci

FANO Era davanti alla macchina profilatrice come ogni giorno da 18 anni, quando a un tratto un bullone gli aveva agganciato il guanto da lavoro e la mano era rimasta schiacciata tra gli ingranaggi. Aveva riportato gravi ferite che gli hanno fatto perdere l’uso di un dito. Un infortunio di cui è rimasto vittima un operaio della Profilglass nel 2017 e che ha visto finire a processo per lesioni aggravate il patron Giancarlo Paci, ieri condannato al pagamento di una multa, mentre la sua società è stata assolta. La vittima, all’epoca del fatto, aveva deciso di non sporgere querela contro il suo datore di lavoro. Ma le ferite erano state superiori ai 40 giorni di prognosi e così la macchina della giustizia si era messa in moto da sola. L’infortunio risale a 4 anni fa. L’operaio era alle prese con una macchina profilatrice quando a un certo punto si è ritrovato con la mano tra gli ingranaggi. Nello schiacciamento ha riportato gravi ferite e ha perso l’uso di un dito. I sanitari hanno riconosciuto al lavoratore una prognosi superiore ai 40 giorni. Paci e la società sono così finite sotto processo per lesioni, il primo difeso dal professore Lucio Monaco e l’ente dall’avvocato Gabriele Marra. Il pm Valeria Cigliola ha contestato al titolare della Profilglass che l’albero motore della macchina profilatrice non fosse interamente protetto. Un’omissione che, secondo l’accusa, sarebbe servita a velocizzare i tempi di produzione. Al termine della requisitoria, il pm ha chiesto la condanna a 4 mesi di reclusione per l’imputato. Ma il giudice ha stabilito di infliggere a Paci una multa di quasi mille euro, riconoscendo le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Assolta la società, a cui non è stata riconosciuta responsabilità amministrativa. L’operaio non si è costituito parte civile. L’azienda lo ha risarcito nelle more del processo. e. ros.