Addio soldi per la variante Gimarra Il Pd: «E’ stata colpa della Regione»
L’accusa dei consiglieri Biancani e Vitri: «Hanno presentato il vecchio progetto che non aveva i requisiti»
FANOLa mancata proroga dei 20 milioni per la Variante Gimarra, secondo Micaela Vitri e Andrea Biancani (in foto), consiglieri regionali Pd, è colpa della Regione: «La Regione ha sbagliato la richiesta al Ministero – accusano i consiglieri – e ha messo a rischio il finanziamento». Secondo i consiglieri infatti la proroga rientrava nei casi previsti per progetti superiori a 25 milioni di euro. Ma la Regione quando ha avanzato la richiesta al Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) avrebbe fatto riferimento «al vecchio progetto da 20 milioni di euro, bocciato dalla Soprintendenza, invece di sottoporre al ministero i due nuovi percorsi, quello con la galleria artificiale da oltre 25 milioni di euro e quello con la galleria naturale da 29 milioni di euro». Tracciati che seguono l’indicazione della Soprintendenza di realizzare la strada passando a fianco dell’area Zengarini e che quindi hanno ottenuto il parere favorevole di quest’ultima. «Il Comune ha scritto alla Regione Marche – proseguono Biancani e Vitri – il 3 novembre per segnalare le nuove soluzioni viarie (da 25 e 29 milioni di euro) che, al contrario, non sono in alcun modo accennate nella lettera che l’11 novembre la Regione ha spedito al Mit per richiedere la proroga del finanziamento in scadenza». Secondo Biancani e Vitri se il ministero fosse stato in possesso delle corrette informazioni, Fano avrebbe ottenuto da subito la proroga rientrando in uno dei casi previsti per le deroghe (quello per i progetti superiori ai 25 milioni di euro). Incalzano i consiglieri regionali Pd: «La Regione chiarisca subito con il ministero perché il suo compito è di fare gli interessi delle comunità e non è corretto che lasci Fano da sola». L’Amministrazione comunale ha già preso contatti diretti con il Mit, dal quale è in attesa di una risposta. Biancani e Vitri esprimono un’ulteriore preoccupazione, quella per la sorte delle risorse destinate alle ciclabili e in particolare alla ciclovia del Metauro (la Regione ha cambiato il precedente progetto sostenuto da Biancani): «In aula l’assessore alle Infrastrutture ha dichiarato che i cantieri sarebbero partiti entro il 2022, ma non vedo mezzi al lavoro. Senza le proroghe dello Stato, si perderanno le risorse arrivate grazie al precedente governo regionale. Denuncio da 2 anni che il cambio del progetto avrebbe rallentato tutto, anche a causa dei numerosi espropri». Anna Marchetti