martedì 10 Settembre 2024
Politica italiana

Salvini ha un’unic a dote: non sa nulla di quello di cui parla

La politica italiana è quasi sempre orrenda e avvilente,
ma se non altro riesce ogni giorno a oltrepassare
i confini del ridicolo e dell’assurdo.
Vedere Matteo Salvini che accusa Amnesty International
di “razzismo ”, prendendo a pretesto la scelta
di Amnesty di non partecipare a Lucca Comics per
via del patrocinio dell’ambasciata di Israele, è qualcosa
che va contro ogni umana immaginazione. Siamo ben
oltre il “mondo al contrario” del fine linguista Vannacci.
Salvini che accusa Amnesty International di razzismo
è come Sgarbi che accusa Gandhi di essere scurrile.
Come Rocco Siffredi che accusa la Roccella di essere
disinibita. Come La Russa che accusa Guccini di
essere troppo di destra. Siamo davvero un Paese meraviglioso
(e ampiamente irrecuperabile).
SALVINI HA UNA GRANDE DOTE:non sa mai nulla di quello
di cui parla. Interviene per sentito dire, ha una naturale
propensione alla gaffe (chiamiamole così) e ogni
sua dichiarazione è un distillato
di qualunquismo, ignoranza
e xenofobia latente. Sul Medio
Oriente, a modo suo,
ha le idee molto chiare:
loro sono il Male e noi il
Bene. L’Islam è – to ut
court – ricettacolo di terroristi,
mentre lui (e i suoi
tre o quattro adepti rimasti)
incarna invece le sacre scritture
della Bibbia, a cui come noto si
rifà con comportamenti intrisi di
empatia e umanità. SeMeloni ha
spesso avuto in passato – come
tutta la destra sociale – posizioni
pro-Palestina, e adesso infatti
tradisce imbarazzo nel fingersi
da sempre vicina al popolo ebraico
(come ha avuto il coraggio di
dire l’orgoglioso camerata Ignazio),
Salvini non sa nulla della secolare
guerra tra Israele e Palestina
e (dunque) in merito vanta solo
certezze. Non nutrire dubbi,
del resto, è “for tuna” e requisito antico di chi non legge
e non studia, ma si limita a sproloquiare, tifare e
sentenziare.
Salvini, a cui nessuno aveva peraltro chiesto un parere
perché ormai il suo punto di vista interessa giusto
Porro, si è buttato sul caso Zerocalcare-Lucca Comics
con consueta grettezza dialettica. Ha scomunicato (a
caso) il primo e celebrato (giustamente) la seconda,
splendida manifestazione a cui non mancherà di partecipare.
E qui a Salvini andrà di lusso, perché a Lucca
non incontrerà i veri Tex Willer e Kit Carson ma solo
quelli immaginari, altrimenti i due ranger lo avrebbero
senz’altro “spedito a suonare l’arpa sopra una nuvola”,
inesorabile destino che tocca a tutti i giuggioloni da
loro incontrati.
Nella vicenda si è poi inserita Amnesty International,
che per bocca del portavoce Riccardo Noury ha
motivato una posizione analoga a quella di Zerocalcare,
autore che da sempre si batte meritoriamente per la
causa palestinese. Amnesty e Zerocalcare sono stati attaccati
dal vicedirettore del Fog li o (che non sapevo
neanche esistesse), Andrea Marcucci (che non sapevo
ancora esistesse) e Salvini. Mancano solo Pigi Battista,
Sechi, Donzelli, Magliaro, la Gegia, lo Scrondo del
Missouri e siamo a posto. In questo caravanserraglio di
geni contemporanei, Salvini non ha mancato di svettare,
accusando appunto di “razzismo ”Amnesty International.
E in effetti, lui, di razzismo (almeno quello)
un po’ se ne intende. Le sue posizioni su rom, arabi e
(più in generale) “extracomunitari” sono note. Ancora
risuonano alcune sue parole sature di tolleranza come
queste: “Con gli immigrati che arrivano in Italia è in
corso una sostituzione etnica vera e propria. Bisogna
scaricarli sulle spiagge, con una bella pacca sulla spalla,
un sacchetto di noccioline e un gelato”. Quanta saggezza,
quanta lucidità. Da qui a breve, come minimo,
Salvini accuserà il Papa di bellicismo efferato, Scorsese
di regia debole e Gasparri di intelligenza straripante.
Che statista di primaria grandezza!