Tagli al Miralfiore, Legambiente: «Corretti. E la sicurezza è prioritaria»
Caso Miralfiore: Legambiente si schiera con l’assessore Belloni in merito alla polemica sul taglio del sottobosco e della vegetazione più giovane per fare spazio tra una fila di alberi e l’altra e permettere alle famiglie e soprattutto alle forze dell’ordine di vedere cosa accade all’interno del bosco e scoraggiare così lo spaccio di sostanze stupefacenti. La presidente di Legambiente Rosalia Cipolletta Fabbri: «Dopo avere letto l’articolo apparso sul ’Carlino’ in cui si parlava di ambientalisti in rivolta per il taglio di alberi al parco Miralfiore e per le potature abnormi tanto da mettere in pericolo la sua primaria funzione di polmone verde per la città, mi sono preoccupata e sono andata a vedere che cosa fosse successo. Ho constatato che erano stati tagliati alcuni alberi che alberi morti, che nel sopralluogo fatto dai nostri tecnici questa estate erano stati attenzionati proprio per la loro pericolosità, nel caso di temporali con forti raffiche di vento, per cittadini che frequentano il parco. Abbiamo constatato che si è fatta un po’ di pulizia nel sottobosco, vicino ai giochi per bambini, necessario per rendere la zona meno pericolosa in quanto molto vicina alla zona di spaccio e necessaria anche per ridare spazio alle piante e agli arbusti che sono presenti e che da molto tempo non venivano curati per una loro crescita botanicamente razionale».Per Legambiente tagli necessari ed eseguiti anche nel periodo giusto: «Questi interventi – continua la presidente – eseguiti da persone competenti, andavano fatti in questo periodo, come avevamo chiesto all’amministrazione comunale a settembre, ed erano necessari per la cura del parco e per garantire la sicurezza del luogo: prioritaria perchè il parco possa liberarsi dell’annoso problema “spaccio” ed essere sempre più vissuto dai cittadini. Proprio questo è lo scopo del progetto su cui Legambiente sta lavorando, in accordo con l’amministrazione comunale». La questione sicurezza è prioritaria e va di passo con la pulizia del parco, e Cipolletta lo sottolinea: «E’ evidente che la presenza dei cittadini presuppone che il parco sia sicuro ed attrattivo, in grado cioè di fornire luoghi, spazi ed iniziative che suscitino interesse, sempre in un’ottica ambientalista che preservi la natura e la potenzi, ma senza ingessarlo in un luogo statico e ricordando che si tratta di un parco situato in città . Noi vogliamo rafforzare questo patrimonio e vogliamo collegarlo all’ambiente circostante per farne un momento di conoscenza anche sotto il profilo culturale, che riguarda tutto il nostro paesaggio, ponendo su un piano colloquiale la natura e la cultura che, secondo noi, sono inscindibili per l’arte del vivere. Proprio questo intento ci spinge a lavorare al progetto coinvolgendo gli studenti delle nostre scuole ed i loro professori e, come abbiamo ribadito più volte, siamo aperti al contributo di tutti coloro che hanno interesse al tema, purchè vogliano portare un contributo di idee per costruire al meglio il progetto senza le solite stantie polemiche».