mercoledì 23 Ottobre 2024
Disarmo / Nonviolenza

Nucleare, 2mila le testate in stato di allerta. E Soltenberg chiede più bombe per l’Europa

La Nato è in trattative per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina. È questo il senso dell’intervista rilasciata al quotidiano britannico Telegraph dal segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg, secondo il quale bisogna mostrare al mondo il proprio arsenale per inviare un messaggio diretto ai nemici. «L’obiettivo della Nato è un mondo senza armi atomiche ma finché esisteranno tali armi rimarremo un’alleanza nucleare, perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord hanno armi atomiche e la Nato no è un mondo più pericoloso», ha detto Stoltenberg, ricevuto alla Casa Bianca, avvertendo che la Cina vorrebbe arrivare a possedere mille testate nucleari entro il 2030.

 

«E questo significa che in un futuro non molto lontano la Nato potrebbe dover affrontare qualcosa che non ha mai affrontato prima, e cioè due potenziali avversari dotati di nucleare: Cina e Russia. Naturalmente ciò ha delle conseguenze». Per questo, ha aggiunto, gli Stati Uniti e i loro alleati europei stanno già modernizzando i loro arsenali atomici, e più di 20 membri Nato hanno stanno raggiungendo i loro obiettivi di spesa quest’anno. Parole che hanno subito trovato la condanna della Russia. «Un’altra escalation della tensione», l’ha definita il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

 

La guerra in Ucraina è diventata uno dei motivi di una corsa agli armamenti non convenzionali da parte di tutte le potenze nucleari. Il risultato è che oggi più di 2mila testate atomiche sono in stato di allerta. E che nel 2023 la relativa spesa globale è aumentata del 13 per cento, arrivando a oltre 90 miliardi di dollari, un livello senza precedenti.