domenica 10 Dicembre 2023
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Irresponsabile Brunetta

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Renato
Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, si è
lasciato andare a frasi violente e provocatorie durante il convegno
del Popolo delle Libertà a Cortina d’Ampezzo.

Forse
per nascondere le difficoltà interne al Pdl (rapporto
Berlusconi-Fini) e nel governo (la recente divisione sulle missioni
internazionali), forse dimenticandosi di essere un ministro della
Repubblica, o forse per distrarre dalle rivelazioni che L’Espresso ha
pubblicato sul suo conto, Brunetta ha inveito contro la sinistra
definendola “elitaria e parassitaria” e accusandola di
preparare un colpo di stato. Alla “sinistra per male
manda a dire: “Vada a morire ammazzata“.
Quest’ultima
espressione a casa mia viene intesa come una frase di particolare
violenza, e il fatto che venga pronunciata da un rappresentante
istituzionale sicuramente non costituisce un buon esempio.

No,
ministro Brunetta: una frase come “vada a morire ammazzata” non
si può e non si deve pronunciare. Le parole hanno un peso,
soprattutto se provengono da personalità istituzionali. Brunetta
vuole forse evocare il periodo della strategia del terrore degli anni
Settanta?
Inoltre
il fatto che un ministro della Repubblica evochi il rischio di un
colpo di Stato è una questione gravissima che merita una immediata
risposta da parte dei Servizi e un altrettanto urgente chiarimento
del ministro di fronte al Parlamento.