Legittimo impedimento
Con
la firma di Napolitano al legittimo impedimento, Berlusconi e i suoi
ministri sono da ora oltre la legge.
Per
molti la legge in questione contrasta con l’articolo 3 della
Costituzione (l’uguaglianza dei cittadini) perché dichiara che
questo “legittimo” impedimento si applica fino all’entrata in
vigore di “un’organica legge costituzionale”, come a dire: i
processi a Berlusconi incombono, non possiamo attendere di cambiare
la Costituzione, quindi intanto facciamo la legge, poi fra 18 mesi la
riforma costituzionale.
Questa
legge è l’ennesimo provvedimento che testimonia come il governo e la
maggioranza si muovano non nell’interesse degli italiani e delle
istituzioni ma solo per difendere il premier dai suoi processi.
Questa
è una chiara legge per il potente. Ci si potrebbe domandare se
viviamo ancora in una democrazia o se stiamo già scivolando in un
regime dittatoriale dai contorni a volte grotteschi ma più spesso
pericolosi.
Alle
elezioni regionali gli italiani hanno dato ancora pieno appoggio a
Berlusconi. Di conseguenza è chiaro che il premier si senta in
diritto di fare ciò che ritiene più utile alle proprie necessità.
La
vera questione allora è questa: ma i cittadini italiani hanno
veramente a cuore i propri interessi?
Per
approfondire: