martedì 10 Settembre 2024
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Consiglio Comunale del 29 settembre 2011

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A
poco più di due mesi dall’ultima assemblea, ecco il resoconto di un
nuovo consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria nel tardo
pomeriggio del giorno in cui Mondavio festeggia il Santo patrono.

Rispetto
al solito l’orario è anticipato alle 18.00, ma a quell’ora nella
sala della residenza municipale è presente unicamente il sindaco. I
consiglieri cominciano ad arrivare con il contagocce, tant’è che per
garantire il numero legale anche senza la presenza della minoranza
bisogna attendere fino alle 18.35, quando arriva il nono consigliere
di maggioranza. Altri tre consiglieri ritardatari si aggiungeranno a
seduta iniziata (l’ultimo arriverà alle 18.45). Alla fine a
risultare assenti saranno solo Serfilippi e Falcinelli, quest’ultimo
giustificato dal sindaco per sopraggiunti impegni di lavoro. Quanto
al pubblico presente, dopo il pienone registrato al consiglio
precedente si torna alla consueta morte civile, dato che in sala,
oltre alla scrivente e al giovane poliziotto municipale, è presente
solo una ragazza che resisterà per circa metà seduta.

L’assemblea
viene inaugurata dalle comunicazioni del sindaco, che precisa subito
come nel comune di Mondavio sia presente un grande dissesto
idrogeologico: in particolare da qualche mese c’è un grande
smottamento nella zona della Cirenaica, dove un ponte si trova in
situazione di pericolo. Dopo vari solleciti la provincia è
intervenuta (per una spesa di 20.000 euro) e proprio in mattinata si
è presentato l’assessore provinciale Galluzzi con il responsabile
dell’ufficio tecnico, rendendosi conto che è ora di intervenire:
oltre ai lavori già in corso verrà quindi realizzata una specie di
briglia e verrà rifatto il letto del fiume per evitare che l’acqua
scavi sotto le fondamenta del ponte. La ditta che dovrà realizzare
l’intervento è già stata individuata e i lavori inizieranno la
settimana successiva.

Quanto
al ponte caduto in gennaio, le macerie devono essere tolte perché
potrebbero dare problemi con le piene della stagione in arrivo e
quindi occorre avvertire la provincia di Ancona per il reperimento
dei soldi necessari. Il consorzio delle cave di Madonna del Piano ha
già iniziato i lavori del guado, che verrà costruito a circa 50 –
100 metri dal ponte caduto, e sono state realizzate già le
fondamenta, gli scatolari e la gettata.

Prima
di passare al punto successivo dell’ordine del giorno, la parola
passa all’assessore Dominici, cui spetta il compito di riferire il
parere della Corte dei Conti espresso il 21 settembre e relativo al
rendiconto del 2009: si tratta di un controllo di routine, non c’è
nulla di rilevante da segnalare se non la solita raccomandazione di
gestire gli enti locali come un “buon padre di famiglia”.

L’approvazione
dei verbali della seduta precedente impiega pochissimo tempo e tutti
i presenti sono favorevoli tranne l’astenuto Ghetti, che era assente
al consiglio del 28 luglio scorso.

E’
quindi la volta delle tre interrogazioni del gruppo di minoranza: si
comincia con quella relativa alle spese degli eventi della stagione
estiva, gli introiti per le sponsorizzazioni e la situazione incassi
e spese relative ai musei comunali. Il primo cittadino, premettendo
che dal 2010 il comune gestisce il museo, afferma di essersi fatto
dare dall’ufficio i dati relativi al periodo gennaio – agosto così
come richiesto dall’interrogazione: l’incasso per l’anno 2009
(relativo alla precedente gestione) è stato di 38.276 euro, nel 2010
è stato di 50.294 euro e nel 2011 di 43.552 euro. Rispetto allo
scorso anno si può notare una flessione che va attribuita alla
mancanza di ponti nei mesi di aprile e maggio e alle conseguenze
della crisi: entro fine anno dovranno essere recuperati i 1.600
biglietti che ancora mancano. Quanto alle spese per i musei, il
sindaco presenta i vari dati, riassumibili con un incasso di 43.000
euro a fronte di una spesa di 22.169 euro. Per quel che riguarda le
spese per gli eventi, a detta del primo cittadino la politica è
quella di reinvestire nella stagione estiva quanto rimane dalla
gestione della Rocca e dagli sponsor. A suo dire, quest’anno
l’amministrazione ha ricevuto i complimenti per la stagione estiva,
che ha visto svolgersi concerti di qualità e numerosi eventi, per
una spesa totale di 36.816,67 euro. Quando Casini chiede di avere una
copia del prospetto delle spese, Dominici gli risponde che il
consiglio comunale non è la sede per questo tipo di richieste, ma lo
sono gli uffici comunali nei giorni precedenti. Ghironzi chiede
quanto incida sugli eventi il lavoro dei dipendenti comunali e Talè
gli risponde che ciò è difficile da quantificare: Casini incalza il
sindaco insistendo per avere una risposta e viene quindi invitato a
proporre un’interrogazione al riguardo. Ricordando che per il 2011
mancano ancora nel conteggio gli sponsor, che a suo dire supereranno
sicuramente i 10.000 euro, il sindaco conclude che se tutti
gestissero i conti così, in Italia le cose andrebbero meglio;
inoltre, rispondendo a una domanda di Ghironzi, Talè ricorda il
contributo costituito dai lavoratori socialmente utili. Rotatori
chiede a sua volta il bilancio della Caccia al cinghiale, il sindaco
ammette di non averlo chiesto, ma pensa sia comunque positivo e si
impegna a portare la questione al prossimo consiglio.

E’
quindi la volta dell’interrogazione in merito alla gestione della
discarica di Rafaneto. Il sindaco riepiloga velocemente la
situazione: al termine dello scorso anno il nostro comune aveva
concesso in buonafede una proroga per lasciare la gestione esclusiva
a Barchi fino alla fine di febbraio, cui era seguita una proroga
provinciale giustificata dal tentativo di trovare un accordo tra
Mondavio e il comune confinante. L’amministrazione mondaviese ha nel
frattempo dato l’incarico all’avvocato Ida Cantarini che ha fatto
tutto il possibile per trovare una soluzione con Barchi e con la
Provincia, ma ciò non si è verificato, anzi: il 28 agosto si è
scoperto che la Provincia ha concesso un’ulteriore proroga di 6 mesi.
L’avvocato suggerisce di impugnare quest’ultima ordinanza presso il
Tar perché non giustificata e quindi fasulla: già in precedenza era
stato presentato un ricorso, ritirato quando Barchi aveva fornito
quanto richiesto, quindi ora si tratta di vedere come si muoverà il
comune in questione sotto la “minaccia” del ricorso. Tra l’altro
pare che in Regione stiano modificando la legge riguardante l’equo
indennizzo, che dovrebbe essere riconosciuto non solo al comune che
ha una discarica ma anche a quelli vicini. Cogliendo l’appunto del
consigliere Filippini sulla sua “amicizia” con il Presidente
della Provincia, Talè risponde affermando che lui è “comunque
amico di Matteo” ma che fa “gli affari di Mondavio” e Ricci
“quelli della Provincia”. Ghironzi chiede chiarimenti sugli oneri
in caso di chiusura, Talè ricorda che la discarica è sempre stata
gestita male e ha accumulato un debito enorme per quel che riguarda
il post mortem. Attualmente la discarica non ha ragione di rimanere
aperta visto che tutti i comuni stanno facendo la raccolta
differenziata (Mondavio è al 75%) e quanto viene conferito nella
discarica stessa non supporta i costi di gestione; tuttavia Barchi e
gli altri 11 comuni interessati non hanno interesse a chiuderla
perché non ne subiscono le ricadute e pagano per il conferimento un
costo inferiore rispetto alla discarica di Monteschiantello. La
proposta del sindaco è quindi di chiudere Rafaneto, conferire il 25%
di indifferenziato nelle discariche previste dal piano regionale e
gestire il post mortem, per il quale è già stata accantonata quasi
tutta la somma necessaria. Il parere di Filippini è che sia un po’
troppo tardi e che fosse necessario andare alle riunioni, il sindaco
replica sostenendo che si tratta di una “fandonia”: l’attuale
amministrazione, a differenza della precedente, si è fatta carico
del problema, e prova ne è la delibera risalente ai primi mesi del
suo mandato, nella quale veniva espressa da subito la contrarietà
alla gestione unica da parte di Barchi. Rotatori chiede se
l’intenzione sia quella di entrare nella gestione per chiudere la
discarica, il sindaco ribadisce che la volontà è quella di tutelare
la salute pubblica: i cittadini di Mondavio devono essere a
conoscenza di qualsiasi cosa succeda e il nostro comune deve essere
annoverato tra quelli che usufruiscono dell’equo indennizzo. Dopo una
breve risposta alla domanda di Ghironzi in merito alla situazione
Agroter, presso la quale pare che l’area sia a posto (nonostante un
ultimo campionamento dal risultato non proprio perfetto), si passa a
discutere la terza interrogazione inerente la perdita d’acqua nella
frazione di Cavallara. Il primo cittadino, che si dice dispiaciuto
per come la faccenda è stata riportata sui giornali, riassume la
vicenda ai presenti: il cittadino Severino Brescini, dopo 20 venti
giorni trascorsi senza ricevere risposta alla propria segnalazione a
Marche Multiservizi su di una perdita d’acqua enorme in un campo, si
era rivolto al sindaco, che a sua volta aveva sollecitato il
responsabile di zona, il geometra Cini, ricevendone la rassicurazione
di un pronto intervento. Dopo 7 ulteriori giorni senza interventi,
Talè si è recato da Brescini con il giornalista Franceschetti per
l’articolo e ha ricevuto il giorno successivo la telefonata di Marche
Multiservizi, che pare abbia commentato con un “c’era un buon
rapporto…”. Ghironzi sottolinea la mancanza di celerità degli
interventi di Marche Multiservizi, il sindaco è sostanzialmente
d’accordo con lui e garantisce che dall’episodio incriminato in poi
per ogni segnalazione viene mandato un fax.

Il
sesto punto all’ordine del giorno viene esposto dall’assessore Zenobi
e riguarda una modifica all’elenco annuale 2011 del programma
triennale delle opere pubbliche del nostro comune, inerente il
centro di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti. La
ripartizione del finanziamento prevedeva la copertura per la metà
dell’importo tramite mutuo e per l’altra metà tramite il contributo
regionale, ma poiché quest’ultimo pur essendo assegnato non è stato
ancora liquidato a causa del persistente blocco dei fondi Fas da
parte dello Stato, l’amministrazione mondaviese ha deciso di
proseguire comunque nella realizzazione del progetto, procedendo con
l’approvazione in giunta del primo di tre stralci per l’importo
complessivo di 260.000 euro, che verranno finanziati con l’accensione
di un mutuo per 188.183,52 euro e con la vendita di immobili per i
restanti 71.816,48 euro. Questo primo stralcio è funzionale e
relativo alla realizzazione dell’impianto elettrico, della
pavimentazione, dei bagni e dell’ascensore e sarà seguito da un
secondo stralcio per gli arredi che verrà finanziato con l’avanzo di
amministrazione e da un terzo stralcio relativo alla realizzazione
dell’impianto fotovoltaico sul tetto, con il ricorso ad una misura
compensativa. Per il capogruppo di minoranza Rotatori si tratta di
un’opera inutile, ma il sindaco è del parere opposto: tante
associazioni hanno bisogno di spazi e all’interno dei circa 200 metri
quadri dedicati al centro di aggregazione troverà posto anche la
biblioteca, il cui spostamento libererà quello spazio di cui tanti,
e soprattutto a San Michele, avvertono l’esigenza. Battistini
interviene a difesa dell’utilità del progetto, ricordando che nella
frazione sammichelese per i giovani ci sono solo bar: anche per il
primo cittadino la situazione giovanile nella frazione è critica e
quindi liberare e rendere accessibili degli spazi permetterebbe di
tenere sotto controllo i giovani. Rotatori commenta affermando che
questo è uno “scherzetto” che verrà a costare un milione di
euro, il collega Ghironzi chiede lumi sul mutuo e Talè lo rimanda
alla ragioneria per i dettagli. Alla votazione, preceduta da momenti
di chiacchiericcio tra consiglieri, la maggioranza si esprime a
favore, Rotatori è contrario e il resto della minoranza si astiene.

Il
settimo punto all’ordine del giorno, riguardante una variazione al
bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2011, viene dato
per letto dall’assessore Dominici: si tratta nella realtà di
un’operazione di “restyling” con la chiusura di alcune voci a
fronte della contestuale apertura di altre con altra denominazione: a
suo dire di sostanziale non c’è nulla di particolare. Segue una
breve discussione e poi la votazione, alla quale la minoranza si
esprime contro la delibera, strappando a Dominici il commento “era
più gradita un’astensione…”.

E’
ancora l’assessore al bilancio ad esporre l’ottavo e ultimo punto
dell’ordine del giorno che prevede la discussione dello stato di
attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di
bilancio: questi ultimi vanno approvati entro il 30 settembre. Tutti
i settori competenti sono stati interpellati e chiamati ad confermare
che gli stanziamenti sono in linea con i lavori. La prossima
ricognizione sarà a novembre, in concomitanza con l’assestamento di
bilancio. Dominici riferisce il parere del revisore, secondo cui
tutte le partite sono sostanzialmente sotto controllo, e la
raccomandazione dello stesso a vigilare le entrate e sorvegliare le
spese più rilevanti. Ghironzi evidenzia come il responsabile del
settore finanziario inviti il comune ad essere più accorto sulle
spese legali, parere che trova d’accordo lo stesso consigliere di
minoranza. Per tutta risposta Talè replica che sin dall’inizio la
sua amministrazione aveva dichiarato che vi erano troppe cause e che
si è cercato di chiuderle tutte, tant’è che le spese che si
continuano a sostenere sono tutte relative a cause intraprese
dall’amministrazione precedente. L’unica causa aperta nell’attuale
mandato è quella relativa alla discarica di Rafaneto, prima della
quale sono stati fatti tutti i tentativi politici possibili. A dare
man forte al sindaco provvede il segretario Luminari, che precisa
come il senso della raccomandazione fosse che le previsioni di spesa
spesso siano troppo basse. Rotatori dal canto suo provvede a notare
come ci si stia arrovellando sulle spese legali per così tanto tempo
mentre poco prima si è deliberata in pochissimi minuti una spesa
“folle” pari all’8% del bilancio comunale. Talè però taglia
corto alla discussione e mette ai voti la delibera: si astengono la
minoranza e Casini, la maggioranza residua approva e quindi
l’assemblea si scioglie alle ore 20.11.