Clima, record di Co2
E’ stato raggiunto un
livello record delle concentrazioni di anidride carbonica
nell’atmosfera, una misurazione mai registrata fino ad ora.
Sono state infatti
superate le 400 parti per milione e questo fatto non accadeva da
almeno tre milioni di anni. A rendere pubblica la notizia l’11 maggio
è stata Greenpeace, che ha citato l’ultima rilevazione del Noaa
(National Oceanic and Atmosferic Administration) del dipartimento del
Commercio degli Stati Uniti e dello Scripps Institution of
Oceanography, nella base di Mauna Loa, (Hawaii) nell’Oceano Pacifico.
Greenpeace così ha
commentato la notizia: “Un livello altissimo che rappresenta
l’ennesimo campanello d’allarme rispetto ai cambiamenti climatici in
corso nel Pianeta. Gli scienziati stimano che gli attuali livelli di
concentrazione di Co2 in atmosfera furono raggiunti tra i 3,2 e i
cinque milioni di anni fa: quando le temperature medie erano tra i
tre e i quattro gradi centigradi più alte di adesso e le regioni
polari più calde di 10 gradi centigradi rispetto a oggi.
L’estensione dei ghiacci era molto limitata, rispetto a quella
attuale, e il livello dei mari tra i cinque e i 40 metri più alto.
Il rischio, dunque, è che si possa tornare a queste condizioni, con
conseguenze devastanti per la natura e l’uomo. Se le emissioni di gas
serra continueranno con questo ritmo il pianeta raggiungerà le 1.000
ppm nel giro di 100 anni. La nostra dipendenza dalle fonti fossili ci
ha condotti oltre l’ennesima soglia di distruzione del clima. Ciò
che siamo purtroppo riusciti a fare in poco più di un secolo aveva
richiesto alla natura, in altre ere, migliaia di anni. Tuttavia, gli
imprenditori delle fonti fossili e i governi che garantiscono le loro
fortune economiche, continuano a progettare un futuro di energie
sporche spingendo il cambiamento climatico verso un punto di non
ritorno, e questo nonostante l’alternativa per una vera rivoluzione
energetica esista, oggi, e sia concreta e praticabile: è nelle fonti
rinnovabili e nell’efficienza energetica”.
Come possiamo constatare
dalla cronaca, l’innalzamento delle temperature provoca fenomeni
atmosferici estremi, siccità, alluvioni, frane. E, in tanti casi,
disastri e vittime. L’allarme è continuo da parte di scienziati e
ambientalisti. Persino la Banca Mondiale ha previsto un aumento della
temperatura globale di quattro gradi centigradi nel 2060, ma gli
impegni dei Paesi sviluppati non sono ancora sufficienti per ridurre
i gas serra.