Basta il giusto
Andrea Segrè è
professore di politica agraria internazionale e comparata
all’Università di Bologna dove è preside della Facoltà di
Agraria. Ha ideato Last Minute Market (www.lastminutemarket.it),
spin off accademico per il recupero sostenibile e solidale dei beni
invenduti, e promosso la campagna europea “Un anno contro lo
spreco” (www.unannocontrolospreco.org).
Segrè ha scritto nel 2011
il libro “Basta il giusto” edito da Altreconomia.
Questo libro è stato
concepito come una “lettera” indirizzata a uno studente per
spiegargli il mondo in cui viviamo. Un mondo particolarmente ingiusto
per quanto riguarda le diseguaglianze (gli eccessi da una parte e le
carenze dell’altra) con una forbice che si allarga sempre più.
La “lettera”
chiaramente è indirizzata in realtà a tutti noi per informarci che
la logica della crescita e del debito ci ha condotti ad una crisi
economica e ambientale profonda e a disuguaglianze sociali non più
tollerabili. “Basta il giusto” è un vero e proprio manifesto per
costruire un nuovo mondo fondato sulla coscienza dei limiti naturali
e umani e per aiutarci a praticare uno stile di vita sostenibile e
responsabile.
L’elogio del limite e
della vita responsabile passa attraverso un mondo nuovo che rinneghi
“la pervasiva cultura del consumo e del rifiuto che generano lo
spreco di cui siamo circondati e sommersi”. Se entro il 2030 il
48% dei maschi inglesi e il 43% delle donne sarà obeso, se il 40%
della popolazione mondiale dispone di meno di 50 litri d’acqua al
giorno mentre ogni italiano di 250 e se un cittadino dell’India
consuma 4 tonnellate annue fra minerali, carburanti fossili e
biomasse contro le 40 dei Paesi industrializzati, allora servirà un
pianeta di riserva che non c’è. L’utopia concreta e la strada
dell’ossimoro possono invece cambiare i comportamenti di consumo.
Segrè alla fine trova una formula per l’Homo Sufficiens: meno
spreco, più ecologia. Il microcredito, la filiera corta, il
commercio equo. “Non è un sacrificio, non è fare senza. Sapere
che abbastanza è abbastanza significa aver sempre a sufficienza”.
Quando un giorno la Terra
sarà troppo piccola per tutti, sarà pure troppo tardi. Perciò
bisogna agire adesso.
Per approfondiresegnalo
questa recensione del quotidiano La Repubblica.