Dinastie
In
Italia le dinastie politiche non sono mai state altisonanti, non
abbiamo avuto, nel bene e nel male, i vari Kennedy o i Bush, ma ci
siamo dovuti accontentare di famiglie politiche minori che però
hanno ugualmente fatto la storia della Repubblica.
Ad
esempio poco più di un anno fa veniva nominato a Presidente del
Consiglio dei Ministri un certo Enrico Letta, nipote del più famoso
Gianni Letta.
Ma
nella storia italiana ci sono stati numerosi esempi:
-
Famiglia
Segni: ad Antonio Segni,
notabile democristiano, quarto Presidente della Repubblica, due
volte Presidente del Consiglio, ministro di Interni, Esteri e
Difesa, succede il figlio Mario che nel 1992 diventò l’uomo
“nuovo” della politica italiana. Tramontò miseramente falciato
dall’entrata di Berlusconi in politica. -
Famiglia
La Malfa: ad Ugo La
Malfa, padre costituente, leader del Partito Repubblicano per
decenni, più volte vicino alla Presidenza della Repubblica, succede
il figlio Giorgio che non avrà però gran fortuna politica, sempre
indeciso tra Prodi e Berlusconi. -
Famiglia
Berlinguer: a Enrico
Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista Italiano, prova
a succedere il fratello Giovanni (parlamentare) e i cugini Luigi
(ministro del governo Prodi) e Sergio (ministro del governo
Berlusconi). Anche i figli di Enrico tentano la fortuna politica:
Marco si schiera nelle fila di Rifondazione Comunista mentre Bianca
è attualmente direttore del Tg3. -
Famiglia
Cossiga: al noto
Francesco Cossiga si sostituisce il figlio Giuseppe che cerca
fortuna prima in Forza Italia, poi nel Pdl e ora in Fratelli
d’Italia. -
Famiglia
Craxi: A Bettino Craxi,
uomo di punta del Partito Socialista tra gli anni ‘70 e i primi
anni ‘90 la cui carriera politica si scontrò con Tangentopoli,
provano a dare continuità i due figli Stefania e Vittorio (detto
Bobo), che si muovono tra governo Berlusconi e governo Prodi a
seconda dei sondaggi.
Anche
oggi nell’attuale panorama italiano non mancano esempi di generazioni
che seguono l’italianissima regola del “tengo famiglia”, del
“figlio di papà” e della “eredità politica”. Ne è un
esempioBossicon il figlio Renzo detto “il Trota” eBerlusconicon le figlie Marina e Barbara.
In
questi giorni spicca però una new entry importante. Grillo si è
fatto accompagnare nell’esplorazione del Parlamento Europeo e
all’incontro con Nigel Farage nientemeno che da Davide Casaleggio,
figlio del più noto Gianroberto.
Chissà
se in futuro lafamiglia Casaleggiopotrà essere annoverata tra le
più ben note dinastie come quella dei Kennedy e dei Bush.