Talè, il candidato
Giovedì 23 aprile si è
svolto a San Michele al fiume l’incontro con Federico Talè,
candidato del Partito Democratico alla carica di consigliere
regionale alle imminenti elezioni del 31 maggio.
L’incontro era finalizzato
a presentare ai cittadini mondaviesi, e non solo, il proprio
programma elettorale e per illustrare gli scenari possibili in caso
di vittoria, visto e considerato che Talè è attualmente sindaco di
Mondavio eil
suo mandato scadrebbe nel 2018.
Avvertenza ai lettori:le
parole e le frasi riportate “tra virgolette” fanno parte di ciò
che è stato detto nel corso della serata e vengono citate
testualmente.Le frasi in corsivo sono mie riflessioni
personali.
L’incontro è stato
presentato da Mirco Zenobi in qualità di segretario del Partito
Democratico di Mondavio e prevedeva anche la presenza del
parlamentare Marco Marchetti.
Talè ha iniziato il
proprio discorso lodando i presenti e la loro partecipazione in un
contesto storico, quello attuale, di “disaffezione
per la politica”. E’ poi entrato nel merito della propria
candidatura dicendo che per poter entrare a far parte del consiglio
regionale saranno necessarie 5mila preferenze. L’attuale sindaco di
Mondavio sostiene che in caso di vittoria, “quasi
sicuramente” il comune di Mondavio non verrà commissariato
e quindi la giunta potrà continuare ad amministrare fino a maggio
2016, quando si terranno comunque elezioni anticipate.
Talè ha sottolineato che
la sua candidatura è una spinta verso il cambiamento, come ricorda
il suo slogan “C’è voglia di nuovo”. Un cambiamento, a suo dire,
fortemente sostenuto tra i candidati del PD nella provincia di Pesaro
con la presenza dello stesso Talè, di Luca Ceriscioli e di Franca
Foronchi: tre sindaci che vogliono riavvicinare l’istituzione
regionale ai cittadini.
“Con
la mia candidatura voglio avvicinare l’istituzione regionale a quella
comunale, cercare di essere più vicino ai sindaci perché so quanto
i sindaci stanno penando perché non sentono il legame con l’ente
regione. E’ ritornando verso l’amministratore locale che si può
migliorare la politica perché è con il locale che il cittadino ha
ancora fiducia”.
Talè ha subito chiarito
che la sua candidatura è stata personale: un giorno si è presentato
direttamente da Giovanni Gostoli, segretario provinciale del PD, per
dirgli “penso di avere buone
possibilità per farcela e quindi mi vorrei candidare”.
Certamente la sua
candidatura sarà utile, sostiene Talè, “anche
per il nostro territorio”.
Il primo cittadino ha
evidenziato che non ha voluto fare come tanti altri candidati che si
dichiarano “disponibili”,
ma ha fatto intendere ai presenti che si è proposto per primo.Da
questo si capisce subito che il sindaco è un renziano puroe difatti
ha seguito l’attuale Presidente del Consiglio dalleprime
Leopolde organizzate in terra toscana, come potete visionare in un
video del 2011 pubblicato su Youtube.
E
già si capisce l’aria che tira nella base del PD: via gli indecisi,
si punta tutto sul fare subito, ADESSO!… poi che cosa non ci è
dato sapere, ma intanto si fa!
Talè ha informato la
popolazione di quello che dovrà personalmente affrontare dal punto
di vista economico. Prima di tutto il candidato deve versare 1.000
euro al partito per la stampa dei volantini. L’affissione dei
manifesti è invece a carico dei singoli candidati e quindi la spesa
per ciascun aspirante consigliere si aggira tra i 15 e i 20.000 euro.
Talè ha quindi esposto
una riflessione sull’apporto dei privati. Il sindaco mondaviese non è
molto d’accordo con l’entrata dei privati nella politica, ma sostiene
che sarà costretto a chiedere il loro aiuto per sostenere le spese
della propria candidatura. Tuttavia non ha menzionato, al momento, i
nomi di questi fantomatici privati.Già
me le vedo, le file dei disoccupati pronti a versale il loro obolo
per sostenere, in maniera ovviamente disinteressata, il candidato
locale…
Talè sostiene che la sua
candidatura sarà preziosa per il territorio
dell’entroterra, anche per la provincia di Pesaro e Urbino, lasciate
troppo sola dalla gestione Spacca.
“La
gente non ne vuol più sapere di una Regione amministrata in questo
modo, distante dai veri problemi del territorio e dagli enti locali.
E’ mai possibile che un sindaco anziché con gli assessori e i
membri del consiglio regionale debba parlare coi dirigenti?”. Il
sindaco ha poi attaccato Spacca, il presidente uscente: “Ho chiesto
a Spacca un appuntamento 4 anni fa e ancora sto aspettando”.
Non ha invece criticato
Vittoriano Solazzi e Gino Traversini perché a suo dire sono stati
presenti nel territorio, anche se il primo rispecchia più gli
interessi di Marotta e il secondo quelli di Cantiano e Cagli.
Da
questo passaggio si capisce l’astuzia politica di Talè che ha
attaccato Spacca ma ha evitato critiche a Solazzi, entrambi passati
dal PD a Marche 2020 e quindi entrambi suoi concorrenti. Perché
questa differente valutazione tra Spacca e Solazzi? Non è che magari
Talè non abbia voluto “infastidire” Angelo Frattini, attuale
vice sindaco del comune di Mondavio e grande fan di Vittoriano?
Un’acrobazia
tra i due rivali, quella del giovane candidato regionale, che non
sarà sicuramente sfuggita a coloro che seguono con più attenzione
la politica del territorio… uno slalom degno del miglior Alberto
Tomba!
Dopo questi primi passaggi
il sindaco è andato ad esporre il proprio programma elettorale. Talè
ha affermato che appena è stata confermata la sua candidatura ha
iniziato a lavorare con il suo staff(chi
ne fa parte?)per un programma che sia “credibile e
spendibile”.Quando ho sentito
la parola “spendibile” ho avuto la tentazione di andarmene. Trovo
fastidioso l’utilizzo in politica di questa espressione che molti
dizionari descrivono come “può essere speso o dato in pagamento”.
“Speso” in cambio di cosa?
La razionalità ha però
avuto la meglio sulla reazione emotiva e così sono rimasto ad
ascoltare. Ecco quindi i punti del programma di Talè:
SOCIALE
“Il
sociale è il tema che più mi caratterizza”. E’
principalmente su questo punto che Talè vuole costruire la sua
campagna elettorale, nonostante qualcuno(di chi si tratta?)gli abbia rimproverato che il sociale, al primo posto di un programma
elettorale,
è “debole”.
Talè è contrario al
dimezzamento della spesa regionale ai servizi sociali. Il sindaco
candidato ha ricordato l’importanza del centro diurno l’Aquilone,
coperto per il 50% proprio dai finanziamenti regionali, senza i quali
l’Amministrazione comunale da sola non riuscirebbe a sostenerne
l’attività.
SANITA’
Anche la sanità è un
punto importante. Talè non è contrario all’ospedale unico perché,
a suo dire, Pesaro e Fano hanno due plessi ormai strutturalmente
superati e con reparti che si fanno concorrenza tra loro. Non lo è
purché, sia chiaro, si mantengano i plessi negli attuali territori,
specializzandoli. A questo proposito Talè trova curioso che la Casa
della salute di Mondolfo non sia ancora aperta nonostante sia ormai
pronta da diverso tempo.
Forse
Talè dovrebbe prima accordarsi con il resto del PD regionale perché,
da come ho capito, non tutti dentro il suo partito la vedono allo
stesso modo. Prima di esporre ai cittadini cosa vorrebbe fare lui,
dovrebbe forse chiarire meglio la questione all’interno della sua
area partitica.
LAVORO
Il lavoro è fondamentale,
ce lo ricorda anche la Costituzione.
Talè ha dato particolare
risalto all’importanza di diverse aziende dell’entroterra che
riescono a mantenere sostenibile il livello di occupazione del
territorio. Ha dedicato molti minuti a lodare l’azienda Alluflon.
Sul tema del lavoro
onestamente non ho capito il collegamento che l’attuale sindaco di
Mondavio ha creato con l’importanza delle detrazioni delle spese per
il trasporto scolastico.Certamente
le spese scolastiche hanno una considerevole incidenza per le tasche
delle famiglie dell’entroterra… ma in che modo questa riduzione si
trasformi in maggiori opportunità di lavoro non è chiaro.
Il
sindaco ha inoltre accennato al fatto che gli studenti
dell’entroterra si svegliano anche due ore prima rispetto ai loro
colleghi di città come Pesaro o Fano… in questo passaggio, devo
essere sincero, mi sono perso…
AGRICOLTURA
L’agricoltura
è un aspetto molto importante del territorio.
Dopo
il “volo” in difesa dei diritti degli studenti nostrani il
sindaco è ritornato con i piedi per terra. Ci ha ricordato che è
stato impiegato presso la C.I.A. (Confederazione Italiana
Agricoltori) e quindi conosce molto bene questo settore. Se venisse
eletto in regione Talè vorrebbe evitare l’errore che è stato fatto
con il PSR (Programma Sviluppo Rurale), stilato colpevolmente dalla
Regione senza chiedere le opinioni e i contributi delle associazioni
di categoria. E difatti la Commissione Europea lo ha rispedito al
mittente corredato da circa 620 osservazioni.
Una
domanda nasce spontanea: ma in questi anni non è stato il PD a
governare le Marche?
DIFESA
DEL TERRITORIO
E’
importante l’attenzione per il territorio in cui viviamo. Ma la vera
notizia su questo punto è che Talè ha scoperto il biologico. E
questograzie
all’incontro organizzato dalla Rees Marche insieme
all’amministrazione di Monte Porzio dal titolo “Salute bene comune:
le alternative ai pesticidi”.
E’
probabile che Talè sia andato a quell’incontro per promuovere la
propria candidatura, ma è comunque un bene che il sindaco abbia
scoperto questa “nuova cosa” chiamata biologico.Si è così
reso conto che gli agricoltori che producono con metodi biologici
devono farlo ad almeno 25 metri dai territori in cui si coltiva con i
metodi convenzionali. Talè ha trovato questo fatto assurdo e ha
sostenuto che dovrebbero essere gli agricoltori convenzionali“a
stare almeno a 25 metri da chi pratica biologico”.
Nella
difesa del territorio Talè ha voluto inserire anche l’attenzione
alla manutenzione delle strade, ai ponti e alle infrastrutture. Il
sindaco mondaviese ha posto l’accento sulla necessità di
completare al più presto la variante di San Lorenzo in Campo, che
viene utilizzata quasi solo per andare a Loretello ma per la quale
sono già 8 i milioni di euro spesi. Il progetto dovrebbe invece
riguardare un’infrastruttura che colleghi Marotta a Pergola e che
alleggerisca il traffico della provinciale 424.
Se
non sbaglio è da quando avevo vent’anni che se ne parla… e ora ne
ho 43! Personalmente la trovo una sciocchezza perché si tradurrebbe
in un aumento del territorio asfaltato, peggiorando ulteriormente le
condizioni idrogeologiche della zona. Sarebbe più opportuno e
fattibile utilizzare gli stessi soldi per potenziare e rendere più
fruibile il trasporto pubblico.
Talè
ha poi annunciato che sono iniziati i lavori di appalto per il nuovo
ponte che collega il comune di Mondavio a quello di Corinaldo, in
sostituzione di quellocrollato
nel 2011e attualmente rimpiazzato, dopo varie e note
vicissitudini, da unponte
provvisorio installato nel 2013.
E’
sicuramente un caso che i lavori di appalto per il nuovo ponte
inizino ora. Deve essere sicuramente un caso perché altrimenti
significherebbe che qualcuno può pilotare i lavori in base alle
scadenze elettorali… solo l’idea è pura fantascienza!!!
CULTURA
E TURISMO
Perso
nell’assurda idea fantascientifica suddetta, mi sono distratto nelle
primissime battute.
Ho
capito però il succo: cultura e turismo sono molto importanti!
SPORT
“Ho
messo questo punto per ultimo ma non è certo il meno importante”.Tranquillo Talè, ne ero sicuro!
Secondo
Talè lo sport assolve pure a una funzione sociale. Tanti anziani che
si danno da fare per i ragazzi che praticano sport ha sicuramente un
valore sociale.
Conclusa
la presentazione del programma, Talè ha avvisato che parte della sua
campagna elettorale si sposterà sul litorale perché è nelle città
di Fano e Marotta che deve cercare tanti altri voti.
Come
a dire: non la prendete a male se dedico delle attenzioni anche alle
questioni al di fuori del territorio roveresco.
Anzi
il sindaco ci ha tenuto ad anticipare alcuni cavalli di battaglia che
userà a Fano:
-
“è assurdo che non esista una circonvallazione che
consenta di bypassare il centro” -
“che il porto non abbia l’attenzione che merita”
-
“che una città con oltre 65mila abitanti abbia una
piscina ferma al dopoguerra, mentre Senigallia, con la metà di
persone, ne ha tre bellissime”.
Dopo
la relazione di Talè c’è stato un breve intervento dell’onorevole
Marchetti che ha voluto testimoniare la propria vicinanza e il
proprio appoggio a questa candidatura.
Dell’intervento
di Marchetti sono due i passaggi che più mi hanno colpito.
Marchetti
ha sottolineato la necessità che la candidatura di Talè sia
appoggiata da tutto il territorio. Perché questo è un“treno
che non ripassa”.Ed ecco servita lì una bella frase ad
effetto che suona come un ammonimento biblico… e Talè che da
candidato consigliere si trasforma in novello Messia!
Ma
forse Marchetti non ricorda che l’espressione “treno che non
ripassa” era stata utilizzata già da altri suoiillustri
predecessori per sostenere la candidatura di Susanna Marcantognini.
La Marcantognini non riuscì ad entrare in Regione ma nonostante
questo il nostro territorio ha resistito ed è riuscito persino a
sopravvivere! Incredibile!
Ma
a parte queste mie battute personali non capisco perché Marchetti
parli di appoggio compatto e convinto del territorio quando è lo
stesso Talè ad aver spiegato, poco prima, che la sua candidatura è
nata da una richiesta personale rivolta a Giovanni Gostoli. Mi
risulta che per essere condivisa una candidatura debba essere almeno
discussa nei circoli del proprio partito o movimento. Talè ne ha
discusso all’interno del Partito Democratico al quale appartiene?
Visto che si ritiene un sindaco vicino alla gente ne ha parlato con
il proprio elettorato?
Altra
“chicca” propinataci da Marchetti, forse in “modalità stanco”,è quando questi ha voluto ricordare come è nata la candidatura
di Talè a consigliere regionale. L’onorevole ha raccontato che si
trovava a Mondavio in una casa privata insieme al primo cittadino ad
ammirare la festa conclusiva della manifestazione “Caccia al
cinghiale”. Quando Talè ha presentato Marchetti come onorevole
tutti si sono stupiti del fatto che un parlamentare si presentasse in
abiti “casual”.Perché tutto questo stupore se in una
occasione informale, nel giorno di Ferragosto, un onorevole indossa
qualcosa di alternativo alla consueta giacca e cravatta?
Allora
un ragazzo(chi?)ha preso in disparte Talè e Marchetti e
riferendosi al sindaco mondaviese ha esclamato: “Ecco, tu devi fare
come lui”. Da quel momento Marchetti ha capito che Talè era il
miglior candidato regionale.
Ma
che… ?!? Spero sinceramente che le cose siano andate diversamente
da come le ha raccontate Marchetti. Se i fatti si fossero
effettivamente svolti così significherebbe veramente che il nuovo
corso “renziano” ha preso il sopravvento, arrivando a decidere le
candidature durante le feste paesane!
CONCLUSIONI
La
serata è proseguita per circa un’altra mezz’ora con alcuni
interventi dal pubblico. Tutti gli interventi sono stati di appoggio
alla candidatura di Talè, tutti tranne uno, il mio.
Espongo
anche qui le mie riflessioni, integrandole con alcune considerazioni
che ho maturato nei giorni successivi all’incontro pubblico.
Non
metto in dubbio le capacità amministrative e politiche di Federico
Talè. Capacità amministrative che gli hanno permesso oggettivamente
di governare un comune di 4.000 abitanti in maniera seria e con
passione. Tra l’altro è riuscito a confermare il secondo mandato
aumentando i voti di preferenza, segno che comunque la popolazione di
Mondavio ha percepito in modo positivo la prima amministrazione di
Talè.
Non
metto in dubbio che abbia
capacità per portare buoni risultati anche in Regione e che per il
nostro territorio un consigliere regionale possa rivelarsi di aiuto.
Non
condivido però l’idea di abbandonare il mandato da primo cittadino
per ottenerne un altro più “importante”.
Inoltre,
come dichiarato da Talè, si tratta di una candidatura
personale, e questa personalizzazione della politica mi trova in
totale disaccordo. Una personalizzazione della politica che ha avuto
come padre fondatore Berlusconi e che ora vede Renzi come massimo
interprete.
Un
personalismo che non risparmia nessun partito o movimento politico,
basti vedere Grillo e Salvini. Ormai ogni schieramento basa il
proprio consenso sulla fortuna o sfortuna del suo leader.
I
partiti sono probabilmente finiti, rimangono degli organismi fluidi
svuotati di ogni funzione che servono a ratificare e avallare
decisioni individuali o di pochi.
A
me questo non piace.
*** *** ***
Questo articolo
rappresenta unicamente le opinioni del sottoscritto. E’ stato scritto
sabato 25 aprile, Festa della Liberazione, che purtroppo nel mio
comune (Mondavio) non si celebra ormai da molti anni.
Sono parole che rivelano un grande coraggio: il coraggio di non saltare sul carro dei vincitori, lo sport preferito da molti.
Una parabola
Una donna ha scelto il suo uomo e lo ama con intenso e rinnovato amore.
Un giorno lui desidera una donna più bella e più importante: non solo non ha scrupoli ad abbandonare la precedente; pretende addirittura che l’aiuti a conquistare la nuova fiamma ma sia anche disponibile a ri-accoglierlo in caso fallimento.
E’ questa la politica?