“Va usata l’acqua di falda”: intervista a Tiviroli
L’INTERVISTA TIVIROLI E QUEI POZZI ‘VIETATI’
«SPERIAMO che non faccia un altro mese così».
Mauro Tiviroli, ad di Marche Multiservizi guarda il cielo.
È preoccupato?
«Diciamo che se continua così dovremo preoccuparci un po’ tutti».
Dell’approvvigionamento idrico?
«Certo, di cosa voleva parlarmi?».
Dell’allarme siccità.
«Appunto, ha fatto bene il presidente dell’Aato Daniele Tagliolini ad invitare i sindaci a fare le ordinanze anti-spreco…».
Non c’è rimasto molto di riserva…
«Non è proprio così. Diciamo che se non piove presto ci sarà da fare».
Negli ultimi due anni non era andata così.
«Aveva piovuto, quest’anno invece siamo ad un record di caldo e di mancanza di precipitazioni che ci vede allo stesso livello del resto d’Italia».
Che però ha emergenze diverse.
«Ovviamente, la provincia di Pesaro e Urbino utilizza l’80% di acque superficiali per i suoi acquedotti. E questo vuol dire dipendere eccessivamente dalla situazione meteo».
Diciamo che siamo in uno stato di pre emergenza. Le autobotti cominciano a girare.
«In alcune frazioni, in alcuni Comuni sì. Dove ci sono serbatoi di accumulo molto limitati rispetto al consumo. Le autobotti sono all’opera, ma anche questa non è una novità».
Diciamo che la novità è che di solito questa situazione si crea a luglio, inizio agosto.
«Appunto, c’è un mese di differenza per l’eccezionalità della situazione meteo».
Prime mosse.
«Il risparmio, inutile annaffiare con l’acqua potabile o riempire le piscine».
L’emergenza vera è quando si chiede l’apertura del Fosso del Burano.
«Appunto, quando e se la chiederemo.Certo quella è una risorse che andrebbe utilizzata con più intelligenza».
Non avevate puntato su S. Anna?
«Il percorso è appena ricominciato e ci vogliono anni».
Quindi?
«Quindi è meglio che piova presto e tanto».