Discorso del sindaco di Mondavio per il 4 novembre
Rivolgo il mio saluto e quello dell’intera Amministrazione comunale alle autorità militari, religiose, civili e ai cittadini qui oggi. La vostra presenza in questo luogo dedicato al ricordo, testimonia l’importanza della memoria per la costruzione del futuro.
Oggi celebriamo la giornata dedicata alle Forze Armate per ricordare l’anniversario della vittoria con la quale si concludeva il primo conflitto mondiale, per cui lottò e si sacrificò un’intera generazione che si spese con onore e valore e tutti i caduti di tutte le guerre.
Ma la ricorrenza di oggi assume molteplici significati: innanzitutto ci ritroviamo qui dopo quasi due anni trascorsi a combattere una guerra contro il Covid -19 che oltre a provocare molte vittime, ha stravolto i nostri modi di vivere, di relazionarci, di lavorare e probabilmente di fissare le nostre priorità.
Lo scorso anno siamo stati costretti a svolgere la cerimonia quasi in forma privata per il totale divieto di assembramenti.
Quest’anno, credo, grazie all’avvento del vaccino, che è l’unica arma veramente efficace che abbiamo per il momento, possiamo permetterci una quasi normalità.
Ma non possiamo abbassare la guardia, i dati in Europa iniziano ad essere di nuovo preoccupanti e le resistenze contro le evidenze scientifiche purtroppo non aiutano ad uscire definitivamente da questo dramma.
Come avrete notato, descrivendo questo periodo, ho usato termini che rimandano al concetto di guerra: armi, vittime, combattere.
E anche in questa guerra abbiamo avuto un esercito, quello vero, ma penso anche ai tanti medici, infermieri, personale della protezione civile, volontari delle tantissime associazioni di volontariato di cui il nostro Paese può vantarsi! Credo che questa giornata sia anche l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono uniti e si sono sacrificati per affrontare un nemico sconosciuto e subdolo.
Oggi celebriamo inoltre il centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria.
Per questo il Consiglio comunale di Mondavio con deliberazione n. 5 dell’8 febbraio 2021 ha accolto la proposta del Presidente dell’ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani) di conferire al Milite Ignoto in ciascun comune d’Italia la cittadinanza onoraria.
La storia del milite ignoto risale appunto a 100 anni fa quando il Parlamento approvò la legge per la sepoltura a Roma, sull’Altare della Patria, della Salma di un soldato ignoto caduto in guerra a sublimazione del sacrificio e del valore dei Combattenti e degli oltre 650.000 caduti del primo conflitto mondiale e successivamente gli fu conferita la medaglia d’oro al valore militare.
Questi provvedimenti consentirono a tutti gli italiani di identificare affettivamente in quel militare sconosciuto allora, un familiare caduto in combattimento o disperso in guerra e successivamente tutti i caduti per la Patria.
Quello del conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Mondavio al Milite Ignoto vuole testimoniare la profonda riconoscenza della nostra comunità nei confronti i tanti giovani che nel passato hanno sacrificato la loro vita.
Nella giornata di oggi consegneremo anche la piastrina del concittadino disperso in Russia durante la Seconda Guerra mondiale, Francesconi Giuseppe, alla nipote Anna Rita Diotallevi.
Un pensiero commosso lo voglio dedicare a questo giovane soldato partito per la Russia che non ha potuto rivedere i suoi cari e oggi lo ricongiungiamo simbolicamente a loro con la consegna ai suoi eredi della piastrina della sua divisa, consapevoli che è un piccolo gesto rispetto al sacrificio di una vita, ma che rimarrà nella memoria di noi tutti.
Vorrei poi rivolgere un sentito ringraziamento alle nostre Forze Armate che negli anni hanno visto trasformare il loro ruolo, impegnati in tante parti del mondo a difesa della pace per salvaguardare i deboli.
In nome della pace le Forze Armate continuano a sacrificare la vita di tanti militari che, a migliaia di chilometri di distanza dal nostro Paese e dai loro cari, ogni giorno lavorano, mettendo a repentaglio il loro futuro, per difendere i valori alti e nobili che l’Unione Europea ed il nostro Paese, in particolare, promuovono nel mondo: la libertà, i diritti dell’uomo, la democrazia, la pacifica convivenza tra popoli e nazioni.
Infine vorrei esprimere la mia gratitudine all’Associazione Combattenti e Reduci di Mondavio, in particolare alla Presidente Rosanna Franceschelli per il continuo stimolo e impegno per far sì che giornate come queste siano patrimonio di tutti.
Grazie a tutti
Viva l’Italia