«Il piano spiaggia minaccia le attività esistenti»
MAROTTA«Il nuovo piano particolareggiato della spiaggia di Marotta minaccia le attività di ristorazione esistenti e incrementa la cementificazione». E’ la tesi dei consiglieri del gruppo di opposizione ‘Futura’ Bonacorsi, Cecarini, Gentili, Mancini e Tonelli, che nell’ultima assise hanno votato contro lo strumento di pianificazione; approvato coi voti della maggioranza e che ora sarà trasmesso alla Provincia, la quale avrà 6 mesi di tempo per esprimersi, prima del varo finale da parte del civico consesso. «Pur condividendo lo spirito e l’importanza di dotarci di un piano particolareggiato della spiaggia – attaccano gli esponenti di minoranza –, riteniamo che la proposta dell’amministrazione comunale denota una visione di turismo che nasce vecchia, non rispettosa delle attuali indicazioni nazionali ed europee in materia di sviluppo sostenibile della costa e soprattutto miope nei confronti della situazione attuale del lungomare». Bonacorsi e colleghi argomentano: «Il fatto di concedere la possibilità a tutti gli stabilimenti, indistintamente dalle zone, di costruire strutture in manufatto di 60 metri quadrati, unito alla previsione contenuta nelle norme tecniche attuative del piano che attribuisce ad ogni stabilimento (sono 17, ndr) la possibilità di realizzare un punto di ristoro o un ristorante (il discrimine sarà la cucina, prevista di ameno 5 mq per il punto di ristoro e di almeno 9 per un ristorante) ci preoccupa molto, perché appesantisce la cementificazione del lungomare, permettendo lo sviluppo di una serie di nuovi ristoranti e locali di intrattenimento sulla spiaggia, attaccati uno all’altro. E questo – aggiungono – metterà in competizione gli stabilimenti tra loro e comprometterà il lavoro dei tanti ristoratori già presenti da anni a pochi metri dalla spiaggia (circa 20, in un tratto di 5 chilometri) e che rappresentano una vera attrazione per il nostro territorio, essendo riusciti nel tempo a creare un turismo legato proprio alla gastronomia». Dal punto di vista ambientale i consiglieri di ‘Futura’ aggiungono: «Non viene calcolato l’impatto sia in termini di cemento, che di libera visuale del mare; e non sono previste nuove piantumazioni. Inoltre, non viene posta la dovuta attenzione agli scarichi a mare, che in alcune parti del progetto non vengono nemmeno considerati, e mancano indicazioni concrete per migliorare l’accesso alla battigia dei disabili motori».