Sanità, il fronte unito dei sindaci: «Assessore, l’entroterra soffre molto»
L’assessore regionale alla Sanità Saltamartini ha incontrato i sindaci di tutta la provincia per una discussione aperta sul fronte della sanità. Ieri, infatti, si è svolta la Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 1 che ha sottolineato – proprio da parte dei primi cittadini – le difficoltà che, soprattutto nei paesi dell’entroterra, si stanno continuando a registrare sotto il profilo sanitario anche a causa dei mancati servizi che la pandemia ha generato. I sindaci riuniti hanno chiesto un graduale ritorno alle prestazioni sanitarie tradizionali, e quindi la necessità di tornare ad erogare servizi sanitari che comprendano tutti i fabbisogni dei cittadini, oltre che dei malati Covid. «Con la pandemia tutto l’entroterra ha subito l’ennesimo scossone sotto il profilo sanitario – ha spiegato Giuseppe Paolini, presidente dei sindaci dell’Area Vasta -. In ospedali che dovrebbero essere Covid-free si sono registrati dei casi di positività; non ci sono più punti di prelievo disponibili per far si che i cittadini possano continuare a monitorare anche altre patologie; abbiamo richiesto tamponi gratuiti per i bambini che sono costretti a spostarsi, facendo anche tanti chilometri di macchina con i propri genitori, per potersi tracciare a cui vanno ad aggiungersi tutti i costi relativi che implicano i tamponi. L’entroterra sta soffrendo e i suoi cittadini hanno il diritto di avere gli stessi servizi messi a disposizione anche per tutte le altre persone». Un passaggio importante è stato fatto anche sul San Salvatore, sotto pressione a causa della pandemia ma che deve, come sottolineato da Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio: «Tornare ad assistere, gradualmente, anche tutti gli altri pazienti, non solo i malati Covid».«Al San Salvatore si sono drammaticamente scaricati gli effetti della disastrosa decisione di individuare in questo presidio ospedaliero il centro Covid anche di altre province della Regione – hanno spiegato i sindaci -, un presidio ospedaliero già in precedenza sofferente per un rapporto del tutto inadeguato di posti letto/abitanti». Infine, la richiesta posta direttamente all’assessore alla Sanità della Regione Marche: «Dovete consentirci, come previsto da legge Regionale, di avere da parte dei Direttori Generali tutti i dati e le informazioni legate alla sanità del territorio». Già da martedì prossimo la Giunta regionale, a fronte della situazione delineata proprio dai sindaci, si confronterà su una possibile ristrutturazione del piano pandemico sanitario anche riferita al nostro territorio.