lunedì 9 Settembre 2024
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Fiamma e Putin

Sono i due riferimenti culturali dei nuovi Presidenti del Senato e della Camera. La Russa non è l’incarnazione dei migliori valori Repubblicani con le sue ambiguità sul tema della Costituzione e dell’antifascismo.
Fontana indossava le magliette di Putin contro le sanzioni e in un saluto al congresso di Alba Dorata (forza estremista neofascista di destra) li definì “amici”. Fontana è l’espressione di una cultura neoconservatrice e reazionaria sui diritti, antiabortista e contro le unioni civili.
Nel 2019 Fontana organizzò a Verona il XIII Congresso Mondiale delle famiglie. Riuniva i nazionalisti ortodossi russi, i conservatori evangelici americani e gli integralisti ultracattolici italiani. Era un Congresso contro i gay, contro il divorzio, contro l’aborto, contro la pillola, contro il sesso prima del matrimonio e tendenzialmente anche dopo a meno che non si voglia fare ogni volta dei figli. La classica cultura che vuole le donne ad allattare e gli uomini a lavorare (ma anche un po’ a spassarsela…).

Fontana poi nel suo discorso di insediamento ha fatto riferimento a Papa Francesco e ai Santi… c’è un certo alone di clericalismo un po’ preoccupante dopo questa tornata elettorale. Chissà se la nuova maggioranza si ricorderà che siamo uno Stato laico e non religioso. Speriamo che non confondano il Parlamento con la Sacrestia e la Costituzione con il Catechismo della Chiesta Cattolica!

Sia La Russa che Fontana hanno dei seri problemi sul 25 Aprile (addirittura Fontana non lo festeggia!).
Sono due figure di una cultura estrema, radicale che non esprimono a mio giudizio delle figure di garanzia.

Ci sarà da divertirsi…