Banca Suasa e i diamanti Alla sbarra 4 ex dirigenti
Udienza aperta e subito rinviata ieri per lo scandalo dei diamanti venduti da Banca Suasa, filiale di Fano e Mondavio, alla clientela a prezzi maggiorati tra il 2013 e il 2017. Questo permetteva di ottenere provvigioni per la banca e diamanti in regalo per i dipendenti offerti entusiasticamente dalla società Diamond, che commercializzava i preziosi. Il rinvio di ieri è dovuto ad una mancata notifica. L’inchiesta vedeva coinvolti all’inizio sedici dipendenti di banca Suasa, molti della filiale di Fano. Poi quasi tutte le posizioni sono state archiviate per non aver avuto un ruolo organizzativo nella vendita di diamanti alla clientela. Sono rimasti a processo davanti al tribunale di Pesaro con l’accusa di truffa, corruzione tra privato e autoriciclaggio, 4 dirigenti della banca, il patron della ditta di diamanti e banca Suasa che risponde in proprio e che ha già chiesto di patteggiare. Gli imputati sono: Stefano Sartini, al tempo direttore commerciale della banca Suasa, Giorgio Tonelli, direttore generale, Maurizio Minucci, presidente del Cda di Banca Suasa, Stefano Zenobi, responsabile del controllo rischi della banca Suasa, la stessa banca e Maurizio Sacchi, amministratore delegato della società Diamond, il quale aveva garantito alla banca 176mila euro di provvigioni e diamanti regalati ai dipendenti più solerti nel vendere diamanti a prezzi fuori mercato perché molto più cari del dovuto. A scoprire il raggiro una serie di inchieste giornalistiche nazionali e l’indagine della guardia di Finanza. A comprare i diamanti sono stati almeno 107 clienti di Fano e zone vicine per investimento totale di 2,5 milioni di euro. Sacchi della Diamond venne anche arrestato con sequestro di tutti i suoi beni. Il Banco Marchigiano che ha acquistato Banca Suasa ha risarcito tutti i clienti, i quali, tramite la banca di cui erano correntisti, avevano acquistato in buona fede diamanti sulla base di un’allettante prospettiva di investimento. In realtà era una trappola.ro.da.